Lo riferisce il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino
Ucraina, droni russi di tipo Shahed caduti ed esplosi su territorio rumeno. Ma la Romania chiarisce: “Nessuna minaccia diretta”
Secondo le autorità ucraine, durante l’attacco notturno da parte russa al porto di Izmail, nella regione di Odessa, sarebbero caduti in territorio rumeno. La Romania smentisce che vi sia stata una minaccia diretta al proprio territorio, ma condanna gli attacchi.
Droni kamikaze russi, di tipo Shaded, nella notte si sarebbero abbattuti e sarebbero esplosi su territorio rumeno. I droni facevano parte di un attacco, da parte russa, verso la regione di Odessa, nello specifico nei confronti del porto di Izmail. A riferirlo, con un post Facebook, il portavoce del Ministero degli Affari Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, che cita, come fonte delle sue affermazioni, le guardie di confine ucraine.
“Secondo le informazioni del Servizio statale di frontiera dell’Ucraina, stasera, durante un attacco massiccio della Russia nella zona del porto di Izmail, gli Shahed russi sono caduti ed esplosi sul territorio della Romania“, scrive Nikolenko, che aggiunge: “Questa è un’altra conferma che il terrorismo missilistico russo rappresenta un’enorme minaccia non solo per la sicurezza dell’Ucraina, ma anche per la sicurezza dei paesi vicini, compresi gli Stati membri della NATO”. La Romania, infatti, fa parte della Nato dal 2004.
“Esortiamo – conclude Nikolenko – i partner ad accelerare la fornitura all’Ucraina di ulteriori moderni sistemi di difesa antimissile e antiaerea, nonché di aerei da combattimento, che rafforzeranno la protezione delle infrastrutture dell’Ucraina e dei paesi vicini”.
Nel contempo, un comunicato ufficiale sul sito del Ministero della Difesa della Romania chiarisce che non vi è stata nessuna “minaccia diretta” al territorio rumeno. “Il Ministero della Difesa Nazionale smentisce fermamente le informazioni riguardo ad una cosiddetta situazione avvenuta nella notte tra il 3 e il 4 settembre, quando i droni russi sarebbero caduti sul territorio nazionale della Romania. Le strutture responsabili del MoND hanno monitorato in tempo reale la situazione generata dagli attacchi di droni russi condotti ieri sera, così come sabato notte, contro le infrastrutture in prossimità dei porti ucraini sul Danubio. In nessun momento i mezzi d’attacco utilizzati dalla Federazione Russa hanno rappresentato una minaccia militare diretta per il nostro territorio nazionale e per le acque territoriali della Romania“.
La Romania, prosegue la nota, annuncia di aver adottato misure di monitoraggio più incisive: “Il Ministero della Difesa Nazionale ha adottato misure di vigilanza rafforzate nello spazio terrestre, marittimo e aereo e contribuisce al consolidamento della posizione di difesa e deterrenza sul fianco orientale, in conformità con i piani nazionali e alleati.
“Il Ministero della Difesa Nazionale ribadisce il fatto che questi attacchi contro i siti ucraini e le infrastrutture civili sono ingiustificati e violano tutte le regole umanitarie internazionali“, conclude la nota del Ministero rumeno.
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