“Di Maio chiede scusa ma l’ex sindaco assolto ha confessato”. Titola così oggi Il Fatto Quotidiano con un pezzo a piena pagina sull’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti. Che Uggetti avesse confessato l’aveva scritto già il direttore del Fatto Marco Travaglio addirittura in prima pagina solo che in quell’occasione. Uggetti non poté rispondere poiché si trovava in carcere.
Oggi da uomo libero e assolto con formula piena gli abbiamo chiesto cosa ne pensi.

Uggetti, Il Fatto Quotidiano (e molti commentatori in scia) scrive ancora oggi che la sua assoluzione è incomprensibile poiché avrebbe confessato. Che ne dice?
Non solo non ho mai confessato ma sfido Barbacetto e il suo direttore Travaglio a trovare negli atti processuali (che gli metto volentieri a disposizione) una sola riga che attesti una mia confessione.

Però Barbacetto insiste sulle sue pressioni nei confronti di una funzionaria comunale che ha addirittura registrato la conversazione.
Fui registrato a mia insaputa dalla funzionaria comunale e quella registrazione fu sventolata come prova regina per giustificare la mia carcerazione. A Travaglio e Barbacetto forse manca un pezzo della storia: durante il processo ho chiesto per ben due volte che quella conversazione fosse ascoltata in aula e per ben due volte l’accusa si oppose. La terza volta fu il giudice a disporre l’ascolto. Finita l’udienza ricordiamo tutti il volto incredulo del giudice. Se vogliono, spedirò a Travaglio e Barbacetto anche quell’audio.

Nella pagina del quotidiano oggi in edicola si ripete anche che lei sarebbe stato arrestato perché avrebbe avuto intenzione di distruggere le prove. Neanche questo è vero?
È documentale la testimonianza del responsabile e informatico del comune che consegno alla finanza un hard disk completamente integro.

Ma quindi quell’articolo è pieno di falsità?
Sono tantissime. Un esempio: nel pezzo si dice che le piscine scoperte della città fossero un affare, abbiamo la testimonianza del revisore dei conti e la perizia di una primaria società internazionale che dimostrano esattamente il contrario. Gli metto a disposizione anche questo.

Ma non c’è un problema giornalistico, oltre che politico, nell’uso strumentale della gogna come ha detto ieri Di Maio?
Assolutamente si. Soprattutto quando non si cerca la verità ma solo la conferma alle proprie tesi. Io della verità non ho paura e sono pronto ancora adesso a rispondere su ogni punto di quel processo.

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Milano, 26 giugno 1977 è un attore, drammaturgo, scrittore, regista teatrale e politico italiano.