Esteri
L’Unione Africana sferza Meloni, Faki: “Sul Piano Mattei non siamo stati consultati. Non ci accontentiamo di promesse”
“Signora presidente del Consiglio, sul Piano Mattei che propone avremmo auspicato di essere consultati. L’Africa è pronta a discutere contorni e modalità dell’attuazione. Insisto sulla necessità di passare dalle parole ai fatti, non ci possiamo più accontentare di promesse, spesso non mantenute”. È stato tutt’altro che accomodante, il presidente della Commissione dell’Unione africana Moussa Faki, durante il suo discorso al vertice Italia-Africa. Il messaggio al governo italiano guidato da Giorgia Meloni è stato chiaro.
Il discorso di Faki, Unione Africana
L’ex primo ministro del Ciad si è poi rivolto alla premier italiana Giorgia Meloni, in maniera più cordiale: “Le prese di posizione dell’Italia nei consessi internazionali a favore di un nuovo paradigma di partnership con l’Africa godono di ottima considerazione nel continente”. “L’Italia sotto la sua guida ha mostrato un costante interesse per una collaborazione equa e produttiva con l’Africa. Grazie anche per essere venuta da noi per discuterne. E spero che la presidenza italiana del G7 possa amplificare questo approccio all’Africa”, ha sottolineato inoltre Faki nel suo intervento alla conferenza che si svolge al Senato.
I principi per il Piano Mattei
Poi Faki ha ribadito quelli che dovrebbero essere i paletti per la partnership tra Italia e Africa, quei “principi che devono essere presi in giusta considerazione per governare questa partnership, così come per quella con l’Unione europea“. Proprio la partecipazione al vertice delle istituzioni europee, con Ursula von der Leyen, Charles Michel e Roberta Metsola, per Faki è un buon punto di partenza. “Il primo principio – ha affermato il presidente della Commissione dell’Unione Africana – è quello della libertà: la partnership internazionale con l’Ue poggia proprio sul concetto di libero scelta del partner, non allineata sul blocco di un partner unico. Siamo sempre vigili per mantenere diversità di partner”. Il secondo principio è quello del “vantaggio reciproco”. “L’Africa non è sprovveduta ma si impegna secondo un rapporto equilibrato” ha sottolineato Faki.
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