Non sembra aver spostato gli equilibri il primo duello televisivo tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Joe Biden. Lo sfidante sarebbe ancora in vantaggio, secondo quanto riportato nel primo sondaggio pubblicato dopo il faccia a faccia, elaborato da YouGov per conto dell’Economist. Il candidato democratico resta quindi in testa, con un vantaggio di otto punti. I consensi di Biden arriverebbero quindi al 50% contro il 42% del Presidente in carica. Il sito specializzato RealClearPolitics, che calcola la media dei principali sondaggi, Biden a poco più di un mese dalle presidenziali del prossimo 3 novembre avrebbe un vantaggio di 6,6 punti percentuali.

IL DIBATTITO – Il Washington Post ha definito quello andato in scena a Cleveland, in Ohio, come “il peggiore della storia degli Stati Uniti”. Il faccia a faccia moderato dal giornalista di Fox News Chris Wallace è stato secondo molti osservatori uno spettacolo indegno per la democrazia.

Il faccia a faccia, durato 90 minuti, strutturato in sei temi diversi, è stato caotico. Trump ha più volte interrotto Biden che ha finito per cedere alla rissa verbale. “Ma vuoi stare zitto?”, ha detto in un passaggio lo sfidante democratico. “Una valanga di bugie”, ha commentato CNN elaborando il fact-cheking sulle dichiarazioni di Trump in merito a temi quali l’economia, la pandemia e il vaccino, il razzismo e le violenze nelle strade, le tasse che non avrebbe pagato o pagato con un bassissimo importo secondo un’inchiesta del New York Times.

Il momento più discusso quando Trump non ha apertamente preso le distanze dai gruppi di estrema destra come richiesto da Biden e dello stesso Wallace. Il dibattito è diventato in pochi minuti ingestibile e caotico. Uno spettacolo indecoroso secondo le maggiori testate americane.

I SONDAGGI PRECEDENTI – Prima dello scontro in tv il sondaggio WashingtonPost/Abc dava Biden in vantaggio di 10 punti percentuali. Una rilevazione del Nyt dava sempre in vantaggio il democratico di otto punti. Trump è insomma dato in ritardo dalla maggior parte dei sondaggi, ma già nel 2016 doveva rimontare sulla favorita Hillary Clinton e alla fine aveva ribaltato il risultato.

Antonio Lamorte

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