La notte di Mike Pence alla convention repubblicana a Fort McHenry va in scena mentre Kenosha è a ferro e fuoco per via del caso Jacob Blake. Il 29enne afroamericano raggiunto da sette colpi esplosi dalla polizia nella città del Wisconsin al momento è paralizzato e rischia di perdere l’uso delle gambe. L’episodio di domenica scorsa ha infiammato scontri e violenze – due morti, diversi feriti – e allora il vicepresidente è proprio all’ordine, alla sicurezza, a un’America “law and order” cui fa riferimento. Una sicurezza che solo il Presidente Donald Trump e non il democratico Joe Biden potrebbe garantire.

“Non sarete mai sicuri con uno come Biden”, ha detto Pence definendo l’avversario di Trump come un “cavallo di Troia della sinistra radicale”. Il vicepresidente non ha mai pronunciato direttamente il nome di Jacob Blake ma ha rilanciato il monito di Trump a mettere fine ai disordini. “Le violenze devono finire”, afferma, e “noi non toglieremo mai i fondi alla polizia”. Nelle stesse ore Biden parlava con la famiglia di Blake assicurando giustizia e lodava i giocatori dell’Nba che si stanno rifiutando di giocare per manifestare contro la violenza della polizia.

L’America, in sintesi, ha bisogno di altri quattro anni di Trump, ha detto Pence che alla fine del discorso è stato raggiunto dal presidente sul palco con Melania Trump e la second lady Karen Pence. Attorno al presidente e al vice una folla di sostenitori senza distanze e mascherine.

Ad aprire la serata era stata la governatrice del South Dakota Kristi Noem, trumpiana, secondo la quale i I principi fondanti dell’America sono sotto attacco. “Ci sono voluti 244 anni per costruire il nostro grande Paese – ha detto – ma ora rischiamo di perdere in poco tempo tutto se prenderemo la strada indicata dai democratici e dai loro sostenitori più radicali”. Un leit motiv, questo, che finora ha dominato tutte le serate della convention: “Questo è un voto per scegliere tra la vera America e il socialismo”, ha ripetuto anche Lara Trump, moglie del terzogenito del presidente Eric Trump. Nella quarta e ultima serata, fra poche ore, grande attesa per il discorso di accettazione della nomination di Donald Trump ma anche per quello della sua probabile erede, la figlia Ivanka.

Redazione

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