Casa Bianca al centro delle proteste. La residenza del Presidente degli Stati Uniti d’America è diventato il centro delle proteste degli americani in seguito alla morte di George Floyd. Il presidente Trump è stato messo al sicuro nel bunker al di sotto dell’edificio cui sono state spente le luci per questioni di sicurezza. Dopo Minneapolis, Louisville, Detroit, Los Angeles, New York le proteste si stanno allargando a macchia d’olio in tutto il Paese.

Un uomo è stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco durante una manifestazione di protesta che si è svolta a Louisville, nel Kentucky, per condannare la morte di George Floyd. Lo riferiscono media locali, spiegando che l’uccisione è avvenuta verso mezzanotte, un’ora dopo che in città era stato imposto il coprifuoco dopo diverse notti di protesta.

Secondo una prima ricostruzione, gli agenti della polizia locale e quelli della Guardia Nazionale stavano cercando di rimuovere un raduno in un parcheggio fuori da un negozio di alimentari quando qualcuno ha sparato contro di loro. A quel punto, gli agenti hanno risposto al fuoco uccidendo un uomo.

Il capo della polizia di Louisville, Steve Conrad, ha dichiarato ai media locali che sull’accaduto sono state sentite diverse persone e che nel corso della giornata verranno fornite ulteriori informazioni.

Sono circa 4mila le persone arrestate negli Stati Uniti dall’inizio delle proteste per la morte di George Floyd: lo riporta la Cnn. I primi arresti risalgono a martedì scorso, il giorno dopo la morte del cittadino afroamericano, soffocato durante un arresto a Minneapolis.