Una busta con all’interno della polvere bianca ha scatenato il panico domenica sera all’interno della Casa Bianca a Washington. Si temeva il peggio, un’arma batteriologica o forse del veleno diretto al presidente Biden? La residenza del presidente degli Stati Uniti, è stata evacuata per alcune ore ma poi sono accorsi in aiuto gli esperti. Tutto rientrato, nessuna allarme. La polvere bianca è semplicemente cocaina. Tutto ok allora.

Una tesi già da tempo confermata quella che all’interno dei Palazzi del potere di tutto il mondo si faccia uso di sostanze stupefacenti. E viene un po’ da storcere il naso quando ci si ferma a pensare che decisioni molto importanti che riguardano la vita e la sopravvivenza di milioni di persone possono, forse, essere prese a mente non proprio lucidissima diciamo.

Anthony Guglielmi, portavoce del Secret Service, agenzia federale che si occupa principalmente della protezione delle più alte cariche dello stato (che non va confusa con i servizi segreti) ha detto che la polvere era stata trovata da due membri del Secret Service durante un giro di ricognizione in un’area comune dell’Ala Ovest (o West Wing), la zona della Casa Bianca dove si trova anche l’ufficio del presidente.

Guglielmi non ha confermato che si trattasse di cocaina e ha detto che sono in corso ulteriori test per verificare cosa fosse la sostanza. Ha anche detto che al momento del ritrovamento e dell’evacuazione il presidente Joe Biden non era presente nell’edificio.

La situazione in Italia?

Anche in Italia la situazione potrebbe non essere delle migliori. Non vogliamo nemmeno pensarlo perché siamo convinti che i politici lottino attivamente per contrastare la piaga della droga, dallo spaccio al consumo.

Eppure non ci dimentichiamo che nel lontano 2006 l’inchiesta delle Iene – un parlamentare su tre positivo ai test antidroga – fu subito bloccata dal Garante della Privacy, gli autori furono poi condannati per aver leso “l’immagine pubblica e l’onorabilità” dell’istituzione. Ma siamo convinti che adesso, a distanza di tutti questi anni, qualcosa sia cambiato.

 

 

Redazione

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