Fiamme al Serum Institute a Pune, in India. Una notizia che in pochi minuti fa il giro del mondo. E non solo perché almeno cinque persone sarebbero morte a causa dell’incidente. Si tratta infatti del principale produttore di vaccini anti-covid al mondo, il Serum Institute. A Pune si producono infatti milioni di dosi del vaccino Covishield sviluppato da AstraZeneca in collaborazione con l’Università di Oxford. Ancora da chiarire le cause dell’incendio.

La città si trova nel Nord-Ovest del Paese, tra i più colpiti dalla pandemia al mondo. Oltre 10 milioni e 600mila i contagiati (secondo al mondo) dall’esplosione della pandemia e oltre 152mila morti (terzo al mondo). Le televisioni locali fanno sapere che sarebbero almeno cinque le vittime delle fiamme. L’incendio è divampato in un impianto produttivo in costruzione.

Smoke rises from the Serum Institute of India, the world’s largest vaccine maker that is manufacturing the AstraZeneca/Oxford University vaccine for the coronavirus, in Pune, India, Thursday, Jan. 21, 2021. (AP Photo/Rafiq Maqbool)

Lo stesso Serum Institute ha fatto sapere che l’incidente “non avrà alcun impatto sulla produzione del vaccino contro il covid-19″. L’India conta 1, 3 miliardi di abitanti, è il secondo Paese più popoloso al mondo dopo la Cina. Il governo centrale ha avviato la più massiccia campagna di vaccinazione della storia del Paese lo scorso sabato 16 gennaio. I primi a ricevere il vaccino sono i lavoratori del settore sanitario e gli agenti delle forze di sicurezza, circa 30 milioni di persone, seguiti da tutti i cittadini di età superiore ai 50 anni. Poi toccherà agli under 50 che soffrono patologie croniche.

 

Il governo prima di far partire la campagna ha organizzato una serie di esercitazioni. Circa 600mila gli operatori sanitari istruiti su come somministrare le dosi. L’India ha approvato l’utilizzo dei vaccini AstraZeneca, sviluppato con l’Università di Oxford, e quello Bharat Biotech, interamente sviluppato nel Paese, chiamato Covaxin. Il governo punta a immunizzare 300 milioni di persone entro luglio. Il Serum Institute prevede di fornire anche 200 milioni di dosi al programma Covax dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Antonio Lamorte

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