Arginare il contagio da Coronavirus nel più breve tempo possibile con la vaccinazione di massa non solo è necessario me è doveroso da parte di tutti. Ecco perché siamo lieti di offrire gli ampi spazi del Real Bosco di Capodimonte per contribuire a questa battaglia sanitaria” afferma il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger che insieme al direttore dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva ha individuato l’ampio edificio della Fagianeria come una delle sedi vaccinali per la campagna che riguarda tutti i cittadini, in attuazione della volontà del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di rendere il più possibile capillare le operazioni di vaccinazione, a sostegno del Piano Nazionale di Vaccinazione Covid-19.

E’ necessario che in pochi mesi tutta la città di Napoli possa ricevere la somministrazione del vaccino. L’ASL Napoli 1 Centro – su preciso indirizzo del Governo regionale – sta lavorando per individuare sedi idonee; a tal proposito il Museo e Real Bosco di Capodimonte ha offerto la disponibilità della Fagianeria reale, antica Casa dei Fagiani Forestieri, uno storico edificio nel centro del Bosco di Capodimonte. Questa offerta è stata accolta e si sta già lavorando per l’allestimento per preparare un centro vaccinale che possa garantire la somministrazione di almeno 1.000 vaccini al giorno. E’ una grande occasione per far sentire, proprio in un momento difficile, che la cultura e la storia della città di Napoli può essere protagonista anche per garantire salute” afferma il direttore dell’Asl Napoli Ciro Verdoliva.

La Fagianeria, con i suoi 1000 metri quadrati e un comodo accesso da Porta Miano, capolinea del bus 3M che collega ogni 15 minuti il Real Bosco con i principali musei della collina di Capodimonte (Mann e Catacombe di San Gennaro), offre spazi idonei per attrezzare una campagna vaccinale massiva, che possa raggiungere il più alto numero di persone possibile, garantendo allo stesso tempo il giusto distanziamento tra i cittadini prima e dopo la vaccinazione.

Vaccinarsi è un’arma fondamentale per proteggerci dal virus che si aggiunge alle misure precauzionali già in uso (distanziamento sanitario, uso della mascherina e lavaggio frequente delle mani) – osserva il direttore Bellenger – per questo invito tutti a farlo. Il paesaggio in cui è immerso l’edificio della Fagianeria con le praterie del Real Bosco ci ricorderà che l’unica cosa da cui non dobbiamo aver paura di farci contagiare è l’arte e la bellezza, da sempre formidabili strumenti di cura dell’anima”.

La Fagianeria è detta anche Casa dei Fagiani forestieri perché destinata alla schiusa e al ricovero dei fagiani cinesi, americani e dei pavoni. La caccia a questo volatile, una delle predilette da Carlo di Borbone, era molto praticata nelle riserve reali.

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