Una decisione che velocizzerà la vaccinazione di massa
Vaccino AstraZeneca, via libera fino ai 65 anni: “Rimediato a un errore”

Il vaccino anti-Covid prodotto dall’azienda farmaceutica Astrazeneca potrà essere utilizzato “nella fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni (coorte 1956), ad eccezione dei soggetti estremamente vulnerabili”. Lo prevede una circolare del Ministero della Salute che aggiorna le modalità di somministrazione del prodotto. Il documento è firmata dal direttore generale Prevenzione del dicastero, Gianni Rezza. Una buona notizia che potrebbe accelerare nettamente le procedure di vaccinazione in tutta Italia.
La decisione è stata presa a seguito del parere del Cts dell’Aifa e, come precisa la circolare, arriva da nuove evidenze scientifiche “che riportano stime di efficacia del vaccino superiori a quelle precedentemente riportate, e dati di immunogenicità in soggetti di età superiore ai 55 anni, nonché nuove raccomandazioni internazionali tra cui il parere del gruppo Sage dell’Oms”. Pertanto, il siero Astrazeneca “può essere offerto fino ai 65 anni (coorte 1956) compresi i soggetti con condizioni che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 senza quella connotazione di gravità riportata per le persone definite estremamente vulnerabili”.
“Finalmente si è approvato il vaccino di AstraZeneca fino ai 65 anni. Si è così rimediato all’ennesimo errore commesso sui vaccini. Io ho sempre sostenuto, insieme ad altri, che il vaccino di AstraZeneca non è un vaccino di serie B. Vedrete che tra qualche mese con le evidenze scientifiche che si stano producendo, anche in Italia, come già in UK, sarà utilizzato per tutte le età e per tutte le condizioni. Troppi errori. Davvero troppi”. Così il responsabile di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti sulla sua pagina Facebook.
Il Governo italiano potrebbe decidere di acquistare autonomamente i vaccini anti-Covid-19 come hanno fatto Germania e altri Paesi Europei: è la proposta lanciata dagli oltre mille esperti che fanno capo all’Italian Renaissance Team e si riferisce sia ai vaccini finora approvati dall’agenzia regolatoria europea (EMA), ossia Pfizer, Moderna e AstraZeneca e disponibili in mercati ufficiali extra EU, sia altri vaccini non ancora approvati dall’EMA, con l’autorizzazione per l’uso in emergenza, passando per ministero della Salute e Agenzia italiana del farmaco (Aifa). “Come altri Paesi membri dell’Unione Europea”, l’Italia potrebbe decidere di utilizzare i vaccini finora approvati “ma provenienti da diverse sedi di produzione extra EU, o altri somministrati in altri Paesi non comunitari come Russia e Cina, con autorizzazione per uso di emergenza esattamente come fatto, attraverso apposito decreto qualche settimana fa, per gli anticorpi monoclonali contro Covid-19”, dice il fondatore di The Italian Renaissance Team contro Covid-19 Carlo Centemeri, farmacologo dell’Università di Milano.
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