La campagna anti-coronavirus
Vaccino, via libera al monodose Johnson&Johnson in Europa: domani riunione di Cts e Aifa
Il vaccino Johnson&Johnson è stato autorizzato dall’Agenzia del Farmaco Europea (Ema). Il via libera è arrivato sulla base della valutazione degli esperti del Chmp dell’Ema. I dati “sono solidi e rispondono ai criteri di efficacia, sicurezza e qualità”. Il vaccino di Janssen, a differenza di quelli prodotti da Pfizer, Moderna e Astrazeneca, va somministrato in un’unica dose, quindi senza richiamo. Domani la riunione della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa per l’approvazione e le indicazioni per la distribuzione.
L’azienda ha fatto sapere che garantirà 200 milioni di dosi di vaccino all’Unione Europea entro il 2021. All’Italia dovranno andare 26 milioni di dosi. Reuters aveva scritto, dopo averlo appreso da un funzionario di Bruxelles coinvolto nei dialoghi con l’azienda americana, che i 55 milioni di dosi previste entro giugno non sarebbero stati garantiti. Alla base delle complicazioni, il reperimento dei componenti per il farmaco. L’obiettivo, secondo quanto rivelato dal funzionario, non è quindi “impossibile” ma serve cautela. Le consegne del preparato dovrebbero partire ad aprile.
Il vaccino Johnson&Johnson è a “vettore virale”. I dati di fine gennaio hanno riportato un’efficacia del 66% nella sua terza e ultima fase di sperimentazione. Risultati preliminari. I dati sono cambiati a seconda dei luoghi dove sono stati compiuti i test. Negli Stati Uniti un’efficacia al 72%, in Sudamerica al 66% e in Sudafrica al 57%.
Proprio dal Sudafrica e dal Brasile si sono diffuse due varianti considerate più aggressive della prima e anche di quella inglese. I pregi del preparato risiedono nella praticità della conservazione, senza potenti congelatori, e l’unica dose. Il vaccino ha ridotto le forme gravi di covid-19 dell’85 per cento. I test avevano coinvolto 44mila partecipanti.
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