“Si sono inventati questa cosa che voglio fondare un mio partito. Ma io sono fedele alla parola data a Matteo Salvini“. Roberto Vannacci è chiaro, o almeno prova a rassicurare la Lega e il suo leader dopo le tante ricostruzioni riguardo una possibile sua mossa autonoma in politica. Il neo eurodeputato è stato eletto nelle file del Carroccio da indipendente, ma già rimbalzano le voci sui suoi progetti futuri: una corrente interna alla Lega, una scissione pesante o una scalata ostile al partito di Salvini.

Vannacci rassicura Salvini: “Non farò un mio partito”

Dalle pagine del Corriere della Sera, Vannacci spiega la sua posizione: “Smentisco nella maniera più assoluta. Queste sono le persone che vogliono mettere zizzania tra me e la Lega. Quello che esiste è un movimento inizialmente culturale, ‘Il mondo al contrario’, che si sta ampliando, perché c’è sempre più gente che mi supporta. Prima questo movimento seguiva un generale, poi uno scrittore, adesso segue un politico e sta quindi cambiando la propria ragione sociale”.

Vannacci chiama i suoi camerati

Certo, poi c’è il “camerata” – come lo chiama Vannacci – Fabio Filomeni, ex tenente colonnello e fedelissimo del generale, che “ha detto chiaramente che il movimento si trasformerà in un’associazione politica. Non sarà un partito, anche perché mancano le basi. Ma sarà un conglomerante di tutte quelle persone che sono tantissime e che farà bene al partito in cui mi troverò, che è la Lega”. Nell’intervista viene chiesto a Vannacci se si tratterà di una specie di ‘correntone’, ma l’eurodeputato lo definisce in altro modo: “Un comitato che mette insieme tutti quelli che vedono in Vannacci un esponente di spicco della politica moderna. Io con la Lega condivido dei principi chiarissimi: sicurezza, sovranità, radici, famiglia e cultura”. E anche con Salvini il legame sembra forte, almeno a sentire le parole del militare: “Ci sentiamo spesso. Ma siamo sintonizzati senza doverci sentire continuamente. A Pontida sono stato acclamato da tanti leghisti sul ‘suolo sacro’ della Lega. E il 6 ottobre ci tornerò. Tutti quelli che mi criticano non mi hanno mai conosciuto”. Però sull’ipotesi di prendere la tessera del partito leghista è meno sicuro: “Vediamo. Anche questo è oggetto di riflessione”.

L’onda delle europee da trasformare in uno tsunami

Intanto però i prossimi passi per i vannacciani sono definiti. A partire da un raduno dei sostenitori del generale previsto per metà settembre a Viterbo. Un raduno che sta organizzando Umberto Fusco, un altro ex militare fedele a Vannacci. “Fusco lavora con me già da tempo e nel Viterbese dove ha molti contatti sta portando avanti questa bellissima onda che si è creata alle europee, per trasformarla in uno tsunami“. Uno tsunami di camerati, quindi. Nell’intervista, conclusa con l’elogio al governo Meloni, Vannacci tratta anche il tema caldo dell’estate: sullo ius scholae “sono assolutamente contrario. E soprattutto sono contrario allo ius soli. Per dirla con una battuta che circola online: se uno nasce in una scuderia non è un cavallo“.

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