Potrebbe essere solo confusione. O potrebbe essere una strategia per dividersi i ruoli in modo da intercettare più voti. Il generale Roberto Vannacci, candidato indipendente con la Lega, e Matteo Salvini hanno concluso, almeno sulla carta, la campagna elettorale per le europee tra scherzi nostalgici sulla Decima Mas e appelli pacifisti. “Siete tantissimi. Come avere davanti a sé una legione, la decima legione… Ci sono tantissime ragioni per cambiare l’Europa, ma io ve ne racconterò una sola, la decima…” ha esordito così, Vannacci sul palco della Lega a Milano. Un rimando al suo video in cui invita gli elettori a fare una X, o una decima, sulla scheda, giocando a citare il corpo militare repubblichino tanto amato dai nostalgici.

Vannacci in Europa, sabotaggi e inferno

“Se ogni attività propositiva dovesse fallire, allora comincio con la mia specialità: il sabotaggio”, ha detto sempre Vannacci da Milano. “Sabotaggio di qualsiasi iniziativa che dovesse distruggere nostre tradizioni, la nostra famiglia, il nostro suolo e il nostro sangue” ha specificato il generale bestseller, ribadendo la sua idea di mondo: “Vorrei un’Europa migliore, voglio un’Europa più sovrana perché la sovranità degli Stati è quella su cui si basa tutta nostra identità”.

E tra le idee, Vannacci continua con le sue posizioni volutamente ambigue: “Ci stanno vendendo il concetto dell’inclusività. Vogliono che apriamo le nostre case a chiunque, condividiamo i nostri pasti e accettiamo tutto. Io che sono una persona notoriamente controcorrente. Io voglio essere esclusivo”, perché l’esclusività è un fattore “che attira tutti quanti. Chiunque è attratto dall’esclusività”. “Voglio difendere i vostri interessi, i vostri e di nessun altro” ha detto ai suoi sostenitori milanesi.

Poi l’appello al voto, condito – anche qui – da una provocazione in cui cita il celebre film Il Gladiatore, tutt’altro che pacifista: “L’8 e il 9 giugno sapete cosa fare: andate alle urne votate per la Lega e scrivete il nome Vannacci sulla scheda. Al vostro segnale scateneremo l’inferno“.

Salvini il pacifista e il ringraziamento a Vannacci

Sul palco di Milano, il leader della Lega Salvini è passato quasi in secondo piano rispetto al fenomeno mediatico Vannacci. Il vicepremier lo ha salutato: “Ringrazio il generale Roberto Vannacci che vuole portare benessere e lavoro in Europa”. “Chi è disposto a combattere vince, chi non va fino in fondo per difendere le sue idee significa che o non valgono niente le sue idee o non vale niente lui”, ha esortato Salvini, citando proprio la chiusura del libro del generale. E a proposito di generale, dalle casse del palco è partita Generale, la famosa canzone di Francesco De Gregori. Tra l’altra chissà che faccia farà il cantautore quando lo saprà.

Infine, Salvini ha rimarcato la posizione che ormai da tempo si è impegnato a fare sua: il pacifismo. “Nei prossimi giorni i gruppi della Lega alla Camera e in Senato proporranno dei documenti per impegnare tutto il Parlamento a rispettare l’articolo 11 della Costituzione, ‘l’Italia ripudia la guerra‘. Non possiamo lasciare ai nostri figli la terza guerra mondiale e nucleare sull’uscio di casa”. Qualunque cosa voglia dire.