In Italia il 17,8% dei positivi al Covid-19 ha contratto la variante inglese del virus. Lo ha reso noto l’Istituto Superiore di Sanità, che ha pubblicato i risultati dell’indagine rapida avviata nei giorni scorsi per valutare l’incidenza della nuova versione modificata del virus nel nostro Paese.

L’Iss ha avviato la ricerca insieme al ministero della Salute e ai laboratori regionali, analizzando in totale 852 campioni provenienti da 16 regioni e province autonome. Per gli scienziati “c’è una circolazione sostenuta della variante, che probabilmente è destinata a diventare quella prevalente nei prossimi mesi”.

Il dato è comunque in linea con quello di altre ricerche condotte in Europa: in Francia la prevalenza della variante è del 20-25 per cento, e in Germania è sopra il 20 per cento. La necessità di monitorarne la prevalenza in Italia, per l’ISS, “deriva dalla sua maggiore trasmissibilità rispetto al virus originale”. Un monitoraggio costante e ripetuto consentirebbe, assieme al rafforzamento delle misure di mitigazione, di “contenere e arginare gli effetti della nuova variante mentre si prosegue con le vaccinazioni, che restano comunque efficaci anche contro il virus mutato”.

L’indagine verrà ripetuta anche nei prossimi giorni per tracciare con precisione la velocità di diffusione della nuova variante. L’istituto precisa che il virus muta continuamente e “sono già state isolate centinaia di varianti”, anche se la maggior parte di queste “non cambia le caratteristiche del virus”. È necessario che l’attenzione resti alta per individuare quelle varianti che potrebbero peggiorare la situazione in termini di trasmissibilità, sintomatologia o sensibilità nei confronti di vaccini e anticorpi, anche se questi ultimi possono essere comunque modificati per adeguarli alle versioni più pericolose.

Intanto l’agenzia europea per i medicinali (Ema) ha avviato l’esame del vaccino sviluppato dall’azienda tedesca Curevac. Va ad aggiungersi agli altri tre sottoposti alla cosiddetta “rolling review”, la procedura accelerata di valutazione, che sono quelli di Johnson & Johnson e Novavax.

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.