L’ex carcere borbonico nell’isola di Santo Stefano a Ventotene, in cui venne imprigionato anche il futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini, verrà riconvertito in un polo di sviluppo turistico-culturale ed educativo, un luogo di formazione per studenti europei e un centro europeo di buone pratiche di sostenibilità insulare. Silvia Costa, commissaria straordinaria del Governo, ha annunciato questa mattina la pubblicazione del Concorso internazionale di progettazione insieme con Daniele Leodori, vicepresidente della Regione Lazio, Francesco Carta, assessore delegato e Invitalia, che si occuperà del contratto istituzionale di sviluppo. “Ringrazio Invitalia e la mia struttura – ha dichiarato Costa – per il grande impegno che ha consentito di rispettare l’ambizioso cronoprogramma che ci siamo dati, pubblicando oggi, a un solo anno di distanza dall’avvio del Piano operativo, questo importante bando. Un’altra tappa importante per salvaguardare e investire le risorse assegnate alla realizzazione del Progetto.”

IL PROGETTO

Come sottolineato dalla commissaria Costa, il lancio di questo concorso internazionale costituisce la fase più importante di quel processo di ‘rigenerazione’ del sito, dopo i lavori urgenti già realizzati. Imminente anche l’aggiudicazione della gara di appalto per l’intervento di messa in sicurezza e parziale restauro conservativo del Panottico. L’ammontare degli interventi da progettare è pari a 31 milioni di euro, mentre le risorse stanziate per la progettazione e la direzione dei lavori sono oltre 3 milioni di euro.

Il Progetto di conservazione, restauro e riuso dell’ex carcere borbonico – ha evidenziato Costa – è l’occasione per rigenerare un luogo altamente simbolico che dovrà essere in grado di ‘parlare’ alle nuove generazioni europee, restituendo alla memoria collettiva l’identità di Santo Stefano di Ventotene, a partire dalle vicende storiche e dalle esperienze umane che hanno segnato i centosettanta anni di vita del Carcere in una storia integrata con l’isola madre di Ventotene, culla d’Europa. Lo definiamo una ‘Scuola di Alti pensieri’ e vi sarà realizzato un percorso espositivo museale, spazi per l’alta formazione, produzione artistica insieme a ricerche in campo storico-ambientale, ispirate ai valori costituzionali ed europei di ‘bellezza, sostenibilità e partecipazione’ che sono parte del New European Bauhaus e del Next Generation Eu con un’attenzione specifica al Mediterraneo”.

IN COSA CONSISTE IL BANDO

La procedura è articolata in unico grado, aperta ed in forma anonima per quanto riguarda la valutazione delle proposte progettuali. La proposta progettuale dei concorrenti dovrà essere al livello di un progetto di fattibilità tecnica ed economica. Potranno partecipare tutti coloro che sono in possesso dei soli requisiti professionali, mentre i requisiti economici e finanziari saranno richiesti solo nel caso in cui ci sia un eventuale affidamento dei successivi livelli progettuali. Non è previsto un ribasso dei lavori, in quanto l’obiettivo è garantire la qualità di tutti gli interventi.

Grande rilevanza è data all’offerta tecnica (95 punti su 100), rispetto all’offerta economica (5 punti su 100). I criteri di valutazione premieranno diversi parametri, ossia: la coerenza della proposta progettuale con lo Studio di Fattibilità; la qualità estetica e funzionale della progettazione architettonica degli spazi interni ed esterni; l’accessibilità e fruibilità alle persone con disabilità; i criteri di restauro, la qualità tecnologica delle soluzioni proposte, la valorizzazione delle eccellenze e tradizioni del territorio di riferimento; la capacità di riconnettere il capitale culturale rappresentato dal Complesso monumentale con il Capitale naturale. Particolare attenzione verrà data alla sostenibilità ambientale, quindi all’uso di all’utilizzo di materiali e tecnologie sostenibili, alle emissioni di Co2,all’economia circolare,  l’inquinamento acustico e luminoso e alla conservazione e tutela della biodiversità.  Verranno inoltre premiate soluzioni per la raccolta e il riciclo di acqua piovana insieme all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, e al contenimento dei consumi energetici e idrici.

Al gruppo di progettazione sono richieste competenze in tantissimi campi. Ovvero restauro, progettazione architettonica, paesaggistica, museografica, digitale, oltre che ingegneristica in tutti i suoi aspetti strutturali, geotecnici e impiantistici; che dovrà essere integrato da restauratori, archeologi, storici dell’arte, antropologi, ornitologi, biologi marini, agronomi, botanici e tecnici abilitati a sottoscrivere le varie istanze autorizzative del progetto. I concorrenti dovranno anche specificare come intendono organizzare il percorso di progettazione partecipata con la comunità locale (cittadini, associazioni, imprenditori, studiosi, ricercatori, amministratori), ma anche di come garantiranno all’interno del gruppo di progettazione un adeguato coinvolgimento di donne e giovani professionisti. 

Sono previsti rimborsi spese per i concorrenti classificati dal secondo al quinto posto in graduatoria, per un importo complessivo pari a 176.000 euro. Mentre al soggetto vincitore del concorso verrà riconosciuto un premio pari a 160.000 (oltre Iva e oneri di legge) e potranno essergli affidati gli incarichi- con procedura negoziata senza bando e previa verifica dei requisiti-per la redazione del Progetto definitivo, del Progetto esecutivo e della Direzione lavori. I progetti di fattibilità tecnica ed economica dovranno pervenire entro le ore 12 del 23 settembre 2021 e saranno valutati da una Commissione di elevato standing nazionale e internazionale.

Redazione

Autore