All’alba delle elezioni per il rinnovo dei rappresentanti presso le istituzioni europee, l’evento “Verso le europee. Tra economia e salute” è stata la cornice nell’ambito della quale politici, esponenti del mondo della stampa ed esperti hanno avuto l’occasione di confrontarsi pubblicamente. Anche a partire dalle più recenti rilevazioni sondaggistiche sui temi percepiti come più rilevanti dagli italiani.
Nell’ambito del panel politico sono intervenuti il Direttore de Il Riformista Claudio Velardi, il Deputato del Pd Stefano Graziano e la candidata al parlamento europeo Renata Polverini.

Nell’ambito del panel tecnico, in cui alcuni esperti sono stati chiamati a commentare i dati relativi ai temi economici e sanitari, sono intervenuti Stefano De Lillo (Vicepresidente dell’Ordine dei medici) e Carlo Stagnaro (Direttore dell’Istituto “Bruno Leoni”).
A introdurre l’incontro Michele Vitiello, Direttore di Reframe e della Fondazione Ottimisti e Razionali, mentre a moderare Renzo Lusetti, ex parlamentare.
Il professor De Lillo, vicepresidente dell’ordine dei medici, ha sottolineato quanto anche l’attuale governo si sia impegnato per aumentare la dotazione del fondo destinato alla sanità pubblica. Tuttavia, ha sottolineato lo stesso, questi aumenti di risorse finanziarie costituiscono un pannicello caldo rispetto a una serie di carenze strutturali che il sistema patisce da anni. Prima tra tutte, la carenza di personale medico in servizio nelle strutture del sistema sanitario nazionale. Ciò, secondo De Lillo, è dovuto al combinato disposto di alcuni fattori tra cui: la permanenza del numero chiuso nelle facoltà di medicina; una scarsa gestione del rapporto tra uscite per pensionamento e nuovi accessi; condizioni salariali e di esercizio della professione non competitive e che spingono sempre più professionisti della medicina ad emigrare all’estero e/o a scegliere strutture private in luogo di quelle pubbliche.

A corollario dell’analisi sulle condizioni del SSN e in vista degli importanti eventi che interesseranno la città di Roma come il Giubileo, il prof. De Lillo ha avanzato un suggerimento per l’amministrazione capitolina e le istituzioni nazionali: impegnarsi per il riconoscimento di un fondo speciale per la gestione del sistema di emergenza/urgenza per Roma Capitale. Nel commentare il focus dati sulla percezione di maggiore/minor pericolosità del fumo da tabacco e degli strumenti di cosiddetto “vaping”, il professore ha sottolineato quanto l’alto livello di comprensione della pericolosità e degli effettivi nocivi sulla salute espresso dalla maggioranza dei nostri connazionali sia direttamente correlato a una più generale sensibilità sui temi del benessere e di un corretto stile di vita.

Il Direttore dell’Istituto Bruno Leoni, Carlo Stagnaro, nella lettura dei dati messi a disposizione degli esperti, ha sottolineato come spesso la rilevanza attribuita alle tematiche sanitarie da parte di un campione di intervistati a un sondaggio sia immediatamente connessa alla dimensione molto personale dell’emergenza/urgenza da risolvere piuttosto che a una osservazione più generale delle caratteristiche del sistema della salute pubblica. Un sistema osservabile, ad esempio, in termini di prevenzione o di efficienza nell’erogazione di prestazioni. Chiamato a commentare il set dati sul rapporto tra popolazione italiana, fumo tradizionale e dispositivi di nuova generazione, Stagnaro ha sottolineato in special modo la necessità che i legislatori europei prossimi venturi implementino una regolamentazione “a scala di grigi”, ovvero, centrata sul bilanciamento tra riduzione del consumo di tabacco e tutela della libertà di scelta delle persone seguendo l’esempio della Svezia che, attraverso l’incentivo all’utilizzo delle nuove categorie ha già raggiunto l’obiettivo dello smoke free Europe del 5% dei fumatori entro il 2040.

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