Il presidente Usa oggi a Londra vedrà Re Carlo III
Vertice Nato, gli obiettivi di Biden: convincere Erdogan sulla Svezia e motivare le bombe a grappolo all’Ucraina

La missione europea di Joe Biden parte oggi, lunedì 10 luglio, a Londra dove in mattinata (alle 11,30 ora italiana) è in programma l’incontro con il Rishi Sunak alla vigilia del vertice della Nato di Vilnius in Lettonia (a 32 chilometri dal confine con la Bielorussia) previsto per martedì 11 e mercoledì 12. Un viaggio in Europa “per esibire la leadership del Presidente sulla scena mondiale“, come ha commentato il Consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan.
L’Air Force One di Biden è atterrato ieri sera pochi minuti prima delle 22 ora locale (23 in Italia) all’aeroporto di Stansted, a nord della capitale britannica, e si è diretto a Londra con il suo elicottero ufficiale, il Marine One, accompagnato dal Segretario di Stato Anthony Blinken.
La tappa nel Regno Unito del presidente americano sarà anche l’occasione per un incontro, al castello di Windsor, con re Carlo III, con il quale parteciperà anche ad un evento sulla lotta ai cambiamenti climatici. Nel pomeriggio è poi prevista la partenza per Lituania.
L’incontro di Sunak sarà incentrato sull’Ucraina, di cui Washington e Londra sono i più forti sostenitori ma con posizioni diverse riguardo ad una sua adesione alla Nato, con gli Stati Uniti più riluttanti del Regno Unito per le preoccupazioni riguardo all’eventuale reazione di Mosca.
Anche se tutti sono d’accordo sul fatto che l’Ucraina non potrà aderire fino alla fine del conflitto, Londra spinge perché a Kiev venga concesso un ‘fast track’ per l’adesione. Mentre Biden, in un’intervista concessa domenica sera alla Cnn, ha spiegato che è “prematuro” chiedere un voto sull’adesione dell’Ucraina perché il Paese deve ancora soddisfare alcuni requisiti necessari per entrare nella NATO. Biden ha dichiarato di aver parlato a lungo con il Presidente ucraino Zelensky a proposito dell’adesione e ha detto che i due hanno delineato un “percorso razionale per consentire all’Ucraina di essere ammessa”.
Per cui lo stesso presidente americano non crede che ci sarà “unanimità” sulla richiesta dell’adesione dell’Ucraina finché la nazione sarà “nel mezzo di una guerra”. “Siamo determinati a [proteggere] ogni centimetro di territorio che è territorio della NATO”, ha detto Biden, ricordando che se l’Ucraina facesse parte della NATO, l’alleanza entrerebbe automaticamente in guerra con la Russia.
Con Sunak, così come con gli altri leader dell’Alleanza Atlantica, si parlerà anche dell’invio di bombe a grappolo deciso dallo stesso Biden. Si tratta, tuttavia, di un’arma che più di due terzi dei membri della Nato ha vietato per gli alti rischi sulla popolazione civile.
Nell’incontro a Downing Street con Sunak, il presidente americano spiegherà le sua ragioni e proverà a convincere il premier britannico, in forte disaccordo. Sunak infatti ha dichiarato ai giornalisti che il suo Paese “scoraggia” l’uso delle munizioni a grappolo, essendo uno dei 123 Stati firmatari della convenzione che le vieta.
A Vilnius fari puntati anche sull’adesione delle Svezia nella Nato dopo quella recente della Finlandia. L’attenzione è sull’incontro che Biden avrà con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che dovrà convincere a togliere il veto all’adesione della Svezia alla Nato. Ieri sera il presidente americano ha parlato con il leader turco, come ha fatto sapere la Casa Bianca: “E’ stata una conversazione di 45 minuti e hanno parlato di una serie di questioni legate all’imminente vertice, tra cui la guerra in Ucraina (…) Hanno anche parlato dell’adesione della Svezia e hanno concordato di avere l’opportunita’ di sedersi insieme a Vilnius”, ha dichiarato ai giornalisti il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan. In un comunicato, la stessa Casa Bianca ha spiegato che nella telefonata i due leader hanno espresso il loro impegno comune a continuare a sostenere l’Ucraina e hanno esaminato i loro sforzi per rafforzare i legami bilaterali. “Il Presidente Biden ha anche espresso il desiderio di accogliere la Svezia nella Nato il prima possibile”, si legge.
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