Caro Direttore,
il comportamento del Pd sulla vicepresidenza di Raffaele Fitto conferma la tua diagnosi: la sinistra deve ripartire da zero. La vicepresidenza esecutiva della Commissione Europea a Fitto riveste due evidenti vantaggi politici: valorizza il ruolo dell’Italia nella Ue in linea con i nostri interessi nazionali; promuove la parte più europeista e moderata di Ecr in evidente contrasto con le componenti più sovraniste, aggressive e xenofobe della destra europea.
Ciò che semmai dovrebbe eventualmente essere contestato a von der Leyen è la delega a Fitto di Next Generation EU. Il conflitto di interesse è intrinseco alla nomina, diventerebbe oggettivamente controllore di sé stesso per la gestione del Pnrr italiano, posizione imbarazzante per un Ministro che si è peraltro molto impegnato in una materia così importante e complessa.
Per inciso il Pd ha promosso Nicola Zingaretti capogruppo al Parlamento Europeo nonostante non abbia ancora chiarito la lunga e misteriosa crisi informatica che ha colpito la sanità del Lazio quando era Presidente. Ma quando si governa a chi non capita di sbagliare?
Nella vicenda della nomina dei Commissari europei l’errore di Zingaretti e dei vertici del Pd appare più grave perché sembra che si sia smarrita la capacità di analisi e di manovra politica che ha contraddistinto le migliori tradizioni della sinistra italiana. Sbaglio?