Il parere
Video giudice Apostolico, non c’è nessun elemento che indichi pregiudizio per l’imparzialità

Nel Si&No del Riformista spazio alla vicenda relativa al video della giudice Iolanda Apostolico: ha sbagliato? Favorevole il deputato leghista Igor Iezzi secondo cui “parte della magistratura confonde l’indipendenza con la militanza a sinistra“. Contraria Luana Zanella, Deputata Alleanza Verdi-sinistra, che sottolinea: “Non c’è nessun elemento che indichi pregiudizio per l’imparzialità”.
Qui il commento di Luana Zanella:
La decisione autonoma di una giudice di Catania di disapplicare il decreto Cutro sull’immigrazione (non convalidando il trattenimento nel centro di Pozzallo di quattro – e dico ben 4! – richiedenti asilo di nazionalità tunisina) ha scatenato reazioni alluvionali nel centro destra. Iolanda Apostolico, giudice del Tribunale etneo, è stata subito oggetto di reazioni compulsive, come se l’azione della magistratura esistesse solo in quanto cassa di risonanza di quella politica: la divisione dei poteri, valore costituzionale e solido principio di una democrazia moderna, non funziona il quel modo. I giudici applicano le leggi e, nel farlo, non hanno altro vincolo che quello della legge, fondamento unico del principio di legalità.
Ora pare che la stessa Apostolico, già additata come magistrata politicamente orientata visto che ha contestato un atto del Governo Meloni, sia stata scovata dai ‘cacciatori di giudici’ del leader leghista Matteo Salvini (immaginiamo che a cercare nel web si siano messi altri e non lui in persona, preso com’è a progettare il ponte di Messina) mentre si trovava al porto di Catania, nel lontano 2018 durante una manifestazione che chiedeva lo sbarco dei migranti dalla nave Diciotti della Guardia costiera, bloccato dall’allora vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ammettiamo anche che sia lei: davvero si vuole contestare il suo atto di oggi per la libera scelta di allora? Non è questo il modo di valutare la terziarità di una giudice: l’atto che fa fede è quello delle motivazioni al suo provvedimento e un comportamento sobrio che non implica l’astensione dalla vita civile.
La contestazione al blocco dei migranti è un fatto politico-culturale di enorme significato e portata: richiama ciascuno e ciascuna, qualsiasi professione si svolga, a dare il proprio contributo di coscienza. Se davvero in quella immagine c’è Iolanda Apostolico non colgo nulla di penalmente rilevante né un elemento che indichi pregiudizio per l’imparzialità a cui la Costituzione stessa vincola i magistrati. Sempre nel caso sia davvero Iolanda Apostolico, sta assistendo ad uno dei tanti eventi dimostrativi che hanno agitato le nostre società: quella piazza non è una bega di partito, un ring politico. Anche esprimendo una valutazione tecnica in un convegno il/la magistrato/a può dare un orientamento di tipo politico, inteso come valutazione rispetto ad un atto del Parlamento o del Governo: dunque dovrebbe sempre e solo tacere? A me pare, infine, che la vicenda abbia fatto scattare la molla dell’assalto alla donna-giudice: sotto sotto si sente odore di misoginia, sento voci che sussurrano: guarda quella come si permette di essere così libera di fare quel che ritiene! Perché le donne libere fanno ancora tanta paura.
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