Ieri “Il Fatto” di Travaglio ha pubblicato una vignetta in prima pagina nella quale è disegnata la sorella di Giorgia Meloni a letto con un africano di pelle scura. L’africano le chiede: “E tuo marito?”. Lei risponde: “Tranquillo, è fuori a combattere la sostituzione etnica”. Il titolo della vignetta è: casa Lollobrigida. Le allusioni sono chiarissime. La sorella di Giorgia Meloni è anche la moglie del ministro Lollobrigida che nei giorni scorsi ha parlato del problema della sostituzione etnica.

Su questo giornale abbiamo scritto parole molto dure contro di lui, accostando la sua uscita all’ideologia del manifesto sulla razza del regime fascista. La sorella di Giorgia Meloni però non è un personaggio pubblico. La vendetta trasversale, sui parenti, non ha niente a che fare con le persone civili. La vignetta del Fatto non è satira: è un distillato osceno di volgarità e di odio, di razzismo e di sessismo.

A me fa venire in mente solo lo stile polemico di una volta: quello dei Farinacci e dei gerarchi fascisti più volgari. Piena solidarietà alla signora Arianna Meloni.

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Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore. Direttore di Liberazione dal 2004 al 2009, poi di Calabria Ora dal 2010 al 2013, nel 2016 passa a Il Dubbio per poi approdare alla direzione de Il Riformista tornato in edicola il 29 ottobre 2019.