FdI in pressing su Travaglio: "Se ne assuma la responsabilità"
Vignetta di Natangelo contro Lollobrigida e Meloni: “Allusioni indegne e oscene”
A scatenare la bagarre tra governo e opposizioni, fuori dall’emiciclo, stavolta è stata una vignetta del fumettista del Fatto Quotidiano Mario Natangelo pubblicata oggi in prima pagina che ritrae la sorella di Giorgia Meloni (e moglie di Francesco Lollobrigida), Arianna, a letto con l’amante di colore.
Bufera e sdegno arrivano subito dalla premier: “Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un governo considerato nemico”, attacca la presidente del Consiglio in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“E il silenzio assordante su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati”, poi avverte la sinistra: “Se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro. Con amore. La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi ‘buoni'”. Meloni mette così nel mirino il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, che ha dato il via libera all’assoluta porcheria che campeggia in prima pagina
La solidarietà alla premier arriva dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti, definisce la vignetta volgare e sessista: “Il Fatto Quotidiano dimostra, ancora una volta, di avere problemi seri con la satira. La vignetta pubblicata oggi non fa ridere e oltrepassa qualsiasi limite di decenza. In attesa di una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche – Pd, 5 Stelle e altri -, dei benpensanti e del mondo femminista, il direttore Travaglio assuma la responsabilità di quanto il suo giornale pubblica e chieda scusa. Al ministro Lollobrigida e ad Arianna Meloni rivolgo tutta la mia vicinanza”.
C’è un limite a tutto, anche all’indecenza. Quella pubblicata dal Fatto Quotidiano non è una vignetta divertente, non è satira, è solo spazzatura dalla quale tutti dovrebbero prendere le distanze. Solidarietà sincera ad Arianna e Francesco Lollobrigida», dice il Presidente del Senato Ignazio La Russa.
Anche Isabella Rauti è furibonda: “Si sente tanto parlare, in genere giustamente, della necessaria battaglia al sessismo e agli stereotipi, poi, quando appaiono vignette, come quella pubblicata oggi sul Fatto Quotidiano, che rappresentano un vero e proprio inno alla volgarità e al sessismo, molte voci tacciono”, attacca la senatrice di Fratelli ‘Italia e sottosegretaria alla Difesa. “Questo silenzio è la conferma dell’ipocrisia di taluni esponenti della sinistra, ed è indecente oltre che triste. Attendiamo parole di condanna da parte dei rappresentanti dell’opposizione nonché le pubbliche scuse del direttore del Fatto Quotidiano. Al ministro Lollobrigida e ad Arianna Meloni la mia solidarietà politica e personale”.
Sulla stessa linea il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che si dice scandalizzato: “Siamo abituati alle critiche e continuiamo a lavorare a testa bassa per il bene della Nazione ma oggi si è superato il limite: mi auguro che da parte del direttore Marco Travaglio arrivino scuse immediate e che tutte le forze politiche esprimano la loro indignazione. A partire dalla segretaria del Partito democratico Elly Schlein, che sono certo vorrà prendere le distanze e condannare con fermezza questa indecenza. Il confronto politico e il diritto di critica possono essere aspri ma non devono mai prescindere dal rispetto reciproco e dalla correttezza”.
La polemica raggiunge la Camera in seduta e partono le prime scintille: “Si interrompa questa campagna di fango fondata sul nulla e si interrompa il silenzio che, altrimenti, è complice”, ha detto la deputata di FdI Augusta Montaruli stigmatizzando la vignetta e chiedendo solidarietà a tutta l’aula mentre i deputati di Fratelli d’Italia sottolineavano con una standing ovation le sue parole.
Su Facebook il supporto alla premier arriva anche da Mattero Renzi che scrive: “Il Fatto Quotidiano ha come marchio di fabbrica l’aggressione. E oggi aggredisce Arianna Meloni e la sua famiglia, cui va la mia totale solidarietà. L’aggressione mediatica alla persona, alla famiglia, soprattutto alla donna: oggi è la Meloni, ieri eravamo noi, domani saranno altri. Questo è lo stile – si fa per dire – del Fatto Quotidiano.Uno stile che ha contribuito a peggiorare la qualità del dibattito pubblico nel Paese. Non è solo una vignetta ma un clima per cui se fai politica puoi essere mostrificato anche nella tua sfera privata, per cui la cultura del sospetto è il filo conduttore di presunti opinionisti televisivi, per cui si scambia la satira con l’odio sociale e social. Negli Stati Uniti la Fox ha accettato ieri di pagare quasi 800 milioni di dollari per risarcire le vittime di una propria campagna diffamatoria. Prima o poi anche in Italia si capirà che la lotta contro le fake news, le diffamazioni, l’odio social è un dovere morale. La difesa dell’onore e alla dignità è un diritto umano irrinunciabile”.
Sulla polemica però si è espresso anche un’altra firma del fumetto italiano Vauro Senesi che all’AdnKronos ha detto: “Ho mandato a Natangelo un messaggio di complimenti quando ho visto la sua vignetta, è azzeccatissima. Sono molto felice fra tanta satira bonacciona che c’è in Italia ci sia un giovane che fa satira vera è autentica. Visto che sono anziano – prosegue ironico – posso dire che se devo lasciare un testimone lo lascio proprio a Natangelo”. Per Vauro ”la satira è satira. Dopo il decreto anti rave e il decreto emergenza migranti adesso faranno il decreto ‘emergenza satira”’, aggiunge.
Senesi torna poi sulle parole del ministro Lollobrigida riguardo la sostituzione etnica: ”Sono contento di quello che ha detto Lollobrigida – continua – io avrò a breve un processo e se continuano a fare queste dichiarazioni fasciste, forse sarà difficile quando dico che Fdi è un partito fascista, affermare che invece non lo è. Le dichiarazioni di Lollobrigida, ma anche quelle di La Russa e della stessa Meloni sulle Fosse Ardeatine – sottolinea Vauro – fanno emergere una sottocultura fascista di cui sono impregnati e che non riescono a contenere e questo è grave perché sono figure istituzionali. Nella Costituzione l’Italia è una Repubblica antifascista – conclude – qui si sta creando un corto circuito culturale che trovo molto allarmante”.
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