Chiesto il processo
Virginia Sanjust da “Signorina buonasera” Rai ai guai con la giustizia: minacce alla nonna per i soldi

Venti anni fa era una giovanissima “Signorina buonasera”, annunciatrice Rai in rampa di lancio. Oggi Virginia Sanjust di Teulada, figlia dell’attrice Antonella Interlenghi e del nobile sardo Giovanni Sanjust di Teulada, fa notizia per i problemi con la giustizia.
Anni complicati e movimentati dunque per l’ex annunciatrice, con la Procura di Roma che vuole processarla per tentata estorsione. I pm ne hanno chiesto il rinvio a giudizio per fatti risalenti all’aprile 2020 e che ne avevano anche determinato l’arresto ai domiciliari in una casa di cura a causa di precarie condizioni psicologiche: tentata estorsione ai danni della nonna materna e violazione di domicilio nei confronti dell’ex fidanzato.
Come ricostruisce il Corriere della Sera, la 45enne Sanjust era finita ai domiciliari l’8 marzo scorso per aver devastato la casa della nonna 91enne Antonietta De Pascale, nota come “Antonella Lualdi” e attrice negli anni ’50.
Una misura cautelare decisa perché l’ex annunciatrice aveva anche perseguitato l’ex compagno, irrompendo in casa sua dopo aver rotto il vetro di una finestra con un vaso di coccio. Reato di stalking riconfigurato dal pm Verdi in violazione del domicilio e disturbo del sonno dei vicini.
Una lenta spirale discendente quella di Virginia Sanjust: l’apice è il 2003, quando l’allora 26enne fa il suo debutto in Rai come “Signorina buonasera”. L’anno seguente divorzia dal marito Federico Armati, all’epoca agente del Sisde, sposato nel 1998 e da cui ha avuto un figlio, Giancarlo. Nel 2008 lo scandalo che tira in ballo anche Silvio Berlusconi, con cui per definizione della stessa ex annunciatrice aveva una “relazione particolare”.
Nel 2019 la relazione con un 40enne, finita malissimo dopo la decisione di quest’ultimo di non trasformare quel rapporto in una relazione stabile. In un’occasione avrebbe infranto la finestra del salone entrando nell’appartamento “senza il consenso dell’uomo“, si legge negli atti riportati da Repubblica che raccontano di visite poco gradite “a tutte le ore del giorno e della notte…urlando e rompendo vetri e finestre” e disturbano “le occupazione degli altri condomini”.
I legali della Sanjust probabilmente chiederanno di procedere col rito abbreviato nei confronti della loro assistita per chiudere la vicenda rapidamente e con una condanna ridotta.
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