C’è chi mostra i vestiti a brandelli che gli sono stati strappati di dosso dal suo abusatore, o chi ha messo ancora una volta quella tuta, quella felpa, e addirittura quella divisa militare, per dimostrare, come se ce ne fosse bisogno, che come si è vestiti c’entra poco quando si è vittima di stupri.

L’iniziativa #denimday è partita su TikTok: migliaia di ragazzi da tutto il mondo hanno voluto raccontare al mondo la loro storia di violenza ma lanciando un messaggio positivo: non si è colpevoli di quello che è successo e le cose possono migliorare.

In sottofondo c’è la canzone “It’s time” degli Imagine dragons, “Adesso non capisci, non cambierò mai quello che sono“. Una ragazza fa vedere una gonna strappata a metà : “È la stessa che mi hai strappato di dosso quella notte. Non mi qualifichi, non lo farai mai“.

Un ragazzo canta e scrive: “Alla persona che ha visto in un bambino il suo giocattolo: ora sono un uomo forte e sto imparando ad amare il corpo che hai usato come un giocattolo”. Un militare tiene in mano la sua divisa dell’esercito: “Questa è l’uniforme che mi hai strappato di dosso quella notte ma non mi definisce. Non importa quello che indossi“.

A far conoscere l’iniziativa in Italia è stata Chiara Ferragni che dal suo profilo Instagram ha ripostato decine di storie: “Tante mie fan mi stanno scrivendo che hanno subito abusi ed è pazzesco. Non immagini mai che così tante persone abbiano dovuto vivere situazioni così orrende. Spero che tanti vengano motivate a raccontare quello che hanno subito, anche fuori dai social network”.