L'accusa della Procura ai vigili del fuoco
Viviana Parisi, svolta con l’analisi del drone: “Il corpo ai piedi del traliccio già il giorno dopo la scomparsa”
“Già alle ore 10,15 circa del mattino del 4 agosto 2020, era visibile ai piedi del traliccio il corpo di Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato”. È l’accusa che arriva dal procuratore di Patti Angelo Cavallo sulle modalità di ricerca effettuate dopo la scomparsa della dj torinese e del figlio Gioele, svaniti nel nulla il 3 agosto dopo un incidente stradale a Caronia, nel messinese, con i corpi rinvenuti rispettivamente l’8 e il 19 agosto.
La scoperta è arrivata “dall’esame dei fotogrammi” realizzati con i droni dei vigili del fuoco “iniziato in data 20 agosto 2020, dopo una prima elaborazione ed ingrandimento” da parte del consulente della procura. Le parole di Cavallo diventano quindi un importante atto di accusa nei confronti proprio dei caschi rossi, che non avrebbero visto o non si sarebbero accorti di quei fotogrammi, tanto da scoprire il corpo di Viviana soltanto quattro giorni dopo.
Al momento comunque, sottolinea il procuratore, “non si evidenzia la presenza del corpo del piccolo Gioele vicino a quello della madre”.
LE INDAGINI DELLA PROCURA E LE ACCUSE DEI FAMILIARI – Dalla Procura quindi arriva anche un freno alle indiscrezioni sul possibile omicidio-suicidio da parte di Viviana Parisi, ipotesi rilanciata dalla stampa in questi giorni. “Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi, non è mai stata data, né avrebbe mai potuto essere espressa da questo Ufficio, alcuna indicazione di probabilità su ipotesi da escludere o privilegiare, nemmeno nel momento iniziale delle indagini – si legge in una nota della procura – Gli accertamenti investigativi si presentano, dunque, tuttora molto articolati e proseguono in ogni direzione, senza tralasciare, come già detto, alcuna ipotesi”.
Proprio oggi i legali famiglia Mondello, Pietro Venuti e Claudio Mondello, hanno infatti annunciato di aver presentato alla procura di Patti una querela contro ignoti “per presunte omissioni sulla morte di Viviana Parisi, 43 anni e del figlio Gioele, 4 anni” e su “eventuali ritardi nella loro ricerche”.
Secondo Venuti infatti la famiglia e lo stesso team legale non crede “ad una fatalità, ad un tragico incidente, secondo gli elementi investigativi in nostro possesso”.
© Riproduzione riservata