Il racconto dei due sopravvissuti e la politica che scarica... fango
Voragine al Vomero, il miracolo di via Morghen e le accuse di “scarsa manutenzione” di sindaco e assessore al governo da 28 mesi
A Napoli avviene l’ennesimo miracolo quotidiano provocato dai continui disservizi presenti in città e sindaco e assessore alle Infrastrutture che fanno? Se la prendono per la scarsa manutenzione delle strade e dello stato fognario. E chi dovrebbe farla questa manutenzione? L’amministrazione comunale che guidano da quasi due anni e mezzo. Possibile che si continui a ragionare scaricando le colpe sempre su altri? Purtroppo si. E’ successo stamattina dopo la tragedia sfiorata in via Morghen nel quartiere del Vomero. La strada sprofonda alle 4 del mattino e risucchia due auto, un palo della luce ed alberi. All’interno di una vettura c’erano due giovani di ritorno da una festa. Uno di loro, Giulio Delle Donne, è consigliere di maggioranza nella V Municipalità Vomero-Arenella. Racconterà ai giornalisti presenti di essere stato fortunato perché poco dopo essere stati soccorsi da due militari dell’Esercito e da alcuni amici, il palo della luce è caduto su una delle due auto.
Voragine Vomero, sgomberate 70 persone
Una voragine provocata da una ingente fuoriuscita di acqua dalla condotta sottostante e che ha portato allo sgombero di due edifici e di circa 70 persone. Nello specifico è stata evacuata in attesa di controlli una palazzina al civico 63 di via Morghen, abitata di circa 60 persone, e una in via Solimena, al civico 9, dove risiedono una decina di persone. Buona parte del Vomero è al momento senz’acqua con i tecnici dell’Abc, l’azienda per la gestione idrica che si occupa di rete fognare e rete idrica, che potrebbero ripristinare il servizio nella tarda serata di oggi. Questa la cronaca con la procura di Napoli guidata da Nicola Gratteri che ha aperto un fascicolo sulla vicenda.
Napoli al collasso, via Consalvo chiusa da un mese
La politica invece riesce solo a scaricare responsabilità nonostante i cedimenti registrati nell’ultimo mese, uno al Vomero in via Solimena, l’altro ben più grave in via Consalvo a Fuorigrotta dove il 18 gennaio scorso il canalizzatore fognario è collassato ed è stato necessario sospendere l’erogazione dell’acqua. Oltre un mese dopo la strada è ancora chiusa e le ripercussione sul traffico cittadino sono quotidiane perché via Consalvo rappresenta un’arteria strategica sia per raggiungere lo stadio Maradona, sia per arrivare a Mergellina, sia ‘salire’ al Vomero, sia per raggiungere i quartieri di Soccavo e Pianura.
Voragine Vomero, sindaco Manfredi e assessore Cosenza contro la “scarsa manutenzione”
Le dichiarazioni di Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture del Comune di Napoli, così come quelle del sindaco Gaetano Manfredi, appaiono fuori luogo. Come si fa a parlare di scarsa manutenzione quando si governa da quasi due anni e mezzo una città? Cosa è stato fatto in questi 28 mesi? Per Cosenza , che addirittura parla di vantaggi politici, “negli ultimi decenni c’è stata carenza di manutenzione specialmente sulle fogne, forse non è stata fatta perché non porta vantaggi politici, ma sicuramente lo stato fognario è molto deteriorato. Con i fondi del Pnrr si stanno anche cambiando tutti i contatori, che segnalano tutte le anomalie di consumo, dalle quali si può risalire a eventuali perdite. Con queste risorse abbiamo anche avviato un monitoraggio sulla rete”.
Identiche o quasi le parole del primo cittadino: “Il sistema fognario della città non è stato oggetto di manutenzione per moltissimi anni e questi eventi sono anche la conseguenza di questo”. Dopo 28 mesi spiega che “con la sistemazione di Abc è stata finalmente conferita con regolarità la gestione del servizio fognario e stiamo mettendo in campo progetti di monitoraggio continuo di tutta la rete fognaria e idrica”. Solo così per il sindaco “sarà possibile compiere le necessarie attività di manutenzione preventiva. E’ un lavoro progressivo che si farà nei prossimi anni e che ci consentirà di gestire meglio le fognature”.
Insomma, così come è accaduto di recente con il caso del giovane Samuele, 14enne disabile che ad oggi ancora deve iniziare la scuola ‘grazie’ ai disservizi delle nostre istituzioni, la politica anziché rimboccarsi le maniche e provare a collaborare e a migliorare i servizi offerti ai cittadini, pensa a scaricare fango.
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