L'ultima votazione
Voto Corte Costituzionale, il trucco di Giorgia per contare le schede: a Francesco Saverio Marini mancano 3 sì

Alla fine il nodo verrà sciolto in favore del Prof. Avv. Francesco Saverio Marini, favorito nella votazione di quest’oggi come prossimo giudice della Corte Costituzionale. Il giurista scelto da Giorgia Meloni è ad un passo dalla maggioranza (mancano 3 sì) e per la votazione di oggi in Parlamento si ‘rischia’ l’en plein. Merito forse del messaggio circolato nei giorni scorsi nelle chat di Fratelli d’Italia (“Attenzione, martedì 8 ottobre, ore 12.30, indispensabile la presenza di tutti al voto per la Corte costituzionale”, con tanto di avvertimento per assenze programmate: “Eventuali missioni vanno rimandate o annullate”), o forse dei continui richiamai di Mattarella che aveva avuto modo di far notare garbatamente l’urgenza.
L’ultima votazione
Nell’ultima votazione era necessaria una maggioranza dei tre quinti (363 su 605), erano presenti e votanti 309, 17 schede nulle, 6 voti dispersi, 286 schede bianche, dopo che l’11 novembre 2023 era scaduta la giudice Silvana Sciarra, eletta dal Parlamento a novembre 2014 e poi divenuta presidente della stessa Corte Costituzionale a novembre 2022, il cui posto, a fine mandato era stato assunto dal professor Augusto Barbera (che dirà addio a dicembre con i due vicepresidenti Franco Modugno e Giuseppe Prosperetti). Tirando le somme, il quindicesimo giudice doveva essere eletto entro l’11 dicembre 2023.
Ma alle date dell’8 e 29 novembre 2023, del 23 aprile 2024, del 15 maggio 2024, del 25 giugno 2024, del 17 e 24 settembre 2024, non dovrebbe aggiungersi anche quella di quest’oggi. E per assicurarsi che nessuno tradisca la destra ha ben pensato di marcare le schede.
Corte Costituzionale, il trucco di Giorgia per contare le schede
Per eleggere Marini serviranno anche oggi 363 voti, sulla carta ce ne sono 355 a cui andrebbero aggiunte le new-entry Gelmini, Carfagna e Versace (che da poco hanno lasciato Azione), e i centristi Cesa e Minardo. Giorgia non voterà (prassi), Tajani invece è in missione in Argentina. Assenti anche Fitto, Giorgetti e Bossi. Per contarsi dunque ed evitare che nessun gruppo tradisca, il Fatto Quotidiano svela un retroscena: un accordo tra la maggioranza su cosa scrivere sulla scheda. Gli azzurri voteranno per esteso il nome di “Francesco Saveri Marini”, la Lega “F.S. Marini”, Fratelli d’Italia soltanto “Marini”. La conta sarà presto fatta, Giorgia vuole capire di chi può fidarsi.
Voto Corte Costituzionale, gli aggiornamenti
La votazione si blocca davanti al veto delle opposizione. In tarda mattinata arriva la decisione del PD di non partecipare al voto, segue quella del Movimento 5 Stelle. “Non è un problema sul nome, ma sul metodo” dichiara Elly Schlein “davanti a una forzatura che sta facendo la maggioranza”. L’opposizione è compatta, anche AVS esce dall’aula, così come +Europa, Azione, Italia Viva. Da qui la decisione del centrodestra di votare scheda bianca. Ancora una volta l’elezione del quindicesimo giudice della Corte non va in porto.
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