Non ce la faceva più ed era intenzionata a farla finita. Così la donna, mamma di tre figli, di origine trevigiana è salita sul ponte tibetano di una strada forestale nel comune di Perarolo in provincia di Belluno, sospeso su un vallone profondo 80 metri. Voleva lasciarsi cadere giù. Ma il pronto intervento di una carabiniera le ha salvato la vita.

Tutto è successo alle 8 del mattino quando un cittadino ha chiamato il 112 avvertendo i militari di aver visto una donna con le gambe penzoloni giù per il ponte. Sul posto è subito arrivata la pattuglia della compagnia di Cortina D’Ampezzo con un graduato esperto di mediazione e una giovane carabiniera. La donna aveva scavalcato il ponte tenendosi in piedi nel vuoto su uno dei tiranti sospesi nel vuoto.

La donna non voleva parlare con nessuno, nemmeno con il carabiniere esperto di mediazione intervenuto sul posto. Ma la carabiniera ha deciso di tentare il tutto: si è avvicinata con delicatezza e ha iniziato a parlare alla donna come avrebbe fatto una sorella. Si è seduta sul ponte cercando di non farlo oscillare ed è riuscita a stabilire un contatto diretto di empatia totale.

Le due hanno conversato a lungo. Hanno parlato dell’amore per i figli e di quanto fossero importanti. Così la carabiniera è riuscita a convincerla a tornare sui suoi passi e riabbracciare i suoi bambini. la donna, ormai allo stremo, raccogliendo tutte le sue forze ha scavalcato il parapetto, tornando sul ponte dove ha abbracciato la giovane donna che l’ha fatta desistere dal togliersi la vita.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.