L’edizione 2022 della notte degli Oscar resterà senza dubbio nella storia. E Will Smith e il suo sonoro schiaffo al comico Chris Rock ne sono diventati indiscussi protagonisti. La battuta sui capelli della moglie Jada Pinkett Smith ha mosso la reazione dell’attore in diretta mondiale che pochi minuti dopo è risalito sul palco per ritirare l’Oscar. Momenti di emozioni contrastanti all’interno del Dolby Theatre di Los Angeles.

Dall’Academy una risposta ferma sull’accaduto: “L’Academy non perdona la violenza in nessuna forma – si legge in un tweet – Stasera siamo lieti di celebrare i nostri 94° Permio Oscar che meritano questo momento di riconoscimento da parte dei loro coetanei e amanti del cinema da tutto il mondo”. Una frase lapidaria e per ora nulla più. Ma che può essere l’annuncio di una sanzione nei confronti dell’attore? Potrebbe addirittura perdere l’Oscar?

Certo è che tutta la vicenda è successa in un lasso di tempo molto breve. La battuta, Smith che scatta dalla poltrona e sale sul palco, lo schiaffo, quel “Tieni il nome di mia moglie fuori dalla tua fottuta bocca!”, e poi torna a sedere in platea. All’inizio lo spaesamento dei presenti che in un primo momento hanno creduto che fosse una sorta di gag organizzata. Poi dai toni hanno capito che non era così. E intanto i produttori erano consapevoli che Smith poco dopo avrebbe dovuto ricevere la statuetta più prestigiosa del cinema.

In circostanze normali, Smith sarebbe stato quasi certamente portato via dalle guardie di sicurezza e scortato fuori dall’auditorium, ma lo schiaffo è arrivato pochi istanti prima dell’annuncio del premio per il miglior attore. Come riporta l’analisi fatta dal Mattino, solo tre persone nell’edificio sapevano che Smith avrebbe ricevuto l’ambito premio, incluso il produttore dello spettacolo Will Packer e due contabili della Price Waterhouse Coopers che sovrintendevano alla tabulazione dei risultati degli Oscar prima che le buste vincenti venissero distribuite e aperte sul palco. I produttori sono stati quindi messi in una situazione impossibile su come affrontare l’assalto.

Durante la pausa pubblicitaria pare che i produttori siano stati visti correre al tavolo di Smith per dirgli qualcosa. Will Smith è stato messo da parte e confortato da Denzel Washington e Tyler Perry. Intanto la polizia di Los Angeles era stata allertata dell’accaduto ma tuttavia il comico non sembra aver sporto denuncia, almeno per il momento. Se lo avesse fatto l’attore avrebbe potuto essere condannato fino fino a 6 mesi di prigione e una multa fino a 100mila dollari.

L’Accademia ha ristabilito il suo Codice di Condotta nel 2017 durante il Movimento Me Too. “L’appartenenza all’Accademia è un privilegio offerto solo a pochi eletti all’interno della comunità globale di registi”, ha scritto l’amministratore delegato di AMPAS Dawn Hudson ai membri a seguito di vari scandali nel settore. L’Accademia ha preso provvedimenti contro alcuni membri in passato. Il magnate caduto in disgrazia Harvey Weinstein è stato privato della sua appartenenza all’organizzazione dopo essere stato dichiarato colpevole di decenni di comportamento sessuale scorretto, comprese le accuse di stupro.

Nel 2017, Greg P. Russell, un mixer audio di 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi, è stato privato della sua nomination all’Oscar dopo essere stato sorpreso a telefonare ai suoi colleghi membri dell’Academy’s Sound Branch “per informarli del suo lavoro su la pellicola. Le chiamate sono state una “violazione diretta di un regolamento della campagna che vieta il lobbying telefonico”, afferma una dichiarazione dell’Accademia. Nel 2014, la canzone Alone Yet Not Alone del film poco conosciuto con lo stesso nome ha ricevuto la revoca della nomination per la migliore canzone originale dopo che il compositore Bruce Broughton, membro dell’Accademia ed ex governatore, ha contattato via e-mail gli altri membri del ramo, infrangendo le regole dell’Accademia.

Dopo lo schiaffone, Smith ha ritirato il premio Oscar come attore protagonista nel film King Richard, una famiglia vincente. E nel suo discorso di accettazione si è scusato tra le lacrime: “l’amore fa fare cose folli”, ha detto. Poi le scuse all’Academy: “Voglio scusarmi con tutti i miei amici nominati”, ha aggiunto. “Questo è un bellissimo momento e io non sto piangendo per aver vinto il premio. Non è una questione di vincere un premio. È questione di essere in grado di irradiare una luce su tutte le persone”. Smith ha ringraziato l’intero cast ma anche Venus e Serena e l’intera famiglia Williams. “L’arte – ha aggiunto – imita la vita. Io sembro adesso il padre pazzo. Ma l’amore fa fare cose pazze”.

E in quelle lacrime, forse, c’era molto di più. Quegli insulti a sua moglie forse nella sua mente sono riecheggiati come le botte che che da ragazzo assisteva sulla madre da parte del padre. Quel “nervo scoperto” di cui parla Gabriele Muccino nel tweet sulla vicenda. Una volta, è stato lo stesso attore a raccontarlo nel passato, sua madre fu colpita così violentemente da perdere sangue dalla bocca. “Richard Williams – ha commentato l’attore – è stato un fiero difensore della famiglia”.

“In questo momento della mia vita sono sopraffatto da ciò che Dio ha voluto che io facessi e rappresentassi in questo mondo. Nel fare questo film, io ho dovuto proteggere Aunjanue Ellis (che nel film fa la parte della madre delle tenniste, ndr), una delle più forti, delicate persone che abbia mai incontrato. Ho dovuto proteggere Saniyya e Demi, le due attrici che hanno interpretato Venus e Serena”.

“Io – ha aggiunto – ho avuto il compito in questa vita di amare la gente, di proteggere la gente e di essere un fiume per la mia gente. So quello che devo fare. In questo mondo devi essere capace di sopportare persone che ti mancano di rispetto. E devi sorridere e far finta che tutto è okay”. Smith ha ricordato un consiglio che gli ha dato un altro grande attore, Denzel Washington: “Ora che sei nel momento più alto, stai attento, perchè è quando il diavolo ti verrà a cercare”, come a preannunciare l’inizio delle vere difficoltà dopo aver vinto, a 53 anni, il premio più ambito per un attore. Difficoltà che potrebbero essere dietro l’angolo.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.