Nel giro di poche ore ha cambiato versione: ha detto che saranno gli scienziati, gli esperti a dare risposte sul virus Covid-19. Ma Luca Zaia, governatore del Veneto, aveva già dato un titolo ai giornalisti. E pure piuttosto complottista. “Se perde forza – aveva dichiarato – probabilmente potrebbe essere un virus artificiale. Notiamo che la fase endemica, quella del contagio forte è meno importante, meno rappresentata oggi. Sarà la temperatura, sarà che il virus si è spompato, magari se ne andrà definitivamente e così non avremo la recidiva autunnale. È la mia personale opinione, ma non di scienziato. Se va via tanto velocemente, qualcosa di artificiale c’è di mezzo”.

Zaia non ha specificato cosa volesse intedere per “qualcosa di artificiale”, fatto sta che per ora gli scienziati parlano solo di origine animale. Di un salto di specie, spillover, da questa all’essere umano. Compiuta nella provincia dello Hubei, con ogni probabilità nei wet market della città focolaio di Wuhan. Difficile per il momento stabilire se il presidente volesse prendere parte nella guerra, a colpi di propaganda, tra Cina e Stati Uniti sull’origine del virus. Il governo Usa, e il presidente Donald Trump, hanno più volte fatto trapelare l’ipotesi secondo la quale il virus si sia generato, per errore e negligenza, in un laboratorio di Wuhan. Teoria non confermata da alcuna prova. Pechino, dal canto suo, aveva accusato i militari americani che nell’ottobre 2019 avevano partecipato ai giochi olimpici di Wuhan di aver portato il virus in Cina.

Le dichiarazioni di Zaia hanno comunque destato un certo sconcerto, considerando anche che il Veneto è stata una delle Regioni, inizialmente più colpite dalla pandemia, che ha gestito meglio l’emergenza con un’efficiente collaborazione sanitaria a livello locale e una consistente campagna di tamponi nei focolai dell’epidemia. Poco dopo le sue dichiarazioni il governatore Veneto, all’Ansa, ha aggiustato il tiro: “Solo gli scienziati possono sequenziare il virus, vederne il dna, capire se risulta essere un ‘taglia e cuci’, avere frammenti di altri virus, oppure essere ‘autentico’. Il nostro mestiere è occuparci della salute dei cittadini, che non prescinde dal fatto che informazioni come questa darebbero risposte a molti quesiti di natura anche clinica”.

“Ho solo risposto a una domanda dei giornalisti – ha continuato il governatore – rispetto al calo drastico del contagio. È indubbio che i fattori possono essere molteplici, e la comunità scientifica spesso non è concorde sulle cause: cambio delle temperature; l’andamento naturale dei coronavirus che se ne vanno in primavere/estate; la mutazione del virus; un virus artificiale”.

Secondo esperti e scienziati non ci sono evidenze che il virus possa essere stato creato in laboratorio. La comunità scientifica propende per l’origine animale, come per altre epidemie precedenti. E se da una parte le più calde condizioni meteorologiche potranno diminuire la diffusione del contagio, è ancora presto per capire se effettivamente una seconda ondata autunnale del Covid potrà essere scongiurata.

Il Vento fa registrare 5.877 casi attivi di coronavirus, 18.671 casi totali, 1.643 morti.

Antonio Lamorte

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