Il caso del 29enne iscritto all'Università di Bologna
“Zaki dorme per terra da 11 mesi”: l’avvocato incontra per la prima volta lo studente detenuto in Egitto
Per la prima volta l’avvocato Huda Nasraallah ha potuto incontrare Patrick George Zaki, suo assistito. Lo studente egiziano dell’Università di Bologna, 29 anni, è detenuto nel carcere di Tora, il Cairo, dallo scorso febbraio. La pagina Facebbok Patrick Libero che segue costantemente il caso ha riportato dell’incontro. E ha sottolineato le condizioni disumane nelle quali si trova Zaki. Dorme per terra dall’arresto. E perciò soffre di dolori alla schiena. È stato accusato di propaganda sovversiva. Rischia 25 anni di carcere.
“Oggi, mercoledì 2 dicembre, l’avvocato di Patrick -Huda Nasraallah ha potuto fargli visita per la prima volta da quando è stato arrestato – si legge nel post su Facebook – La visita è stata generalmente piacevole, sono stati contenti di poter parlare tra loro per un po’ – in presenza di un ufficiale – e lui le ha raccontato un po’ della sua situazione. Huda è rimasto sorpreso di sapere che da quando è stato arrestato dorme per terra, cosa di cui non ha mai parlato o di cui si è lamentato prima, e l’unico motivo per cui lo ha fatto ora è che ha chiesto una pomata e una cintura di sostegno per la schiena, visto che soffre di mal di schiena. I genitori di Patrick sono preoccupati perché non si è mai lamentato di tali problemi di salute prima d’ora, ed è noto per non lamentarsi e sopportare il dolore fisico senza chiedere aiuto, il fatto che abbia chiaramente chiesto aiuto ci rende davvero preoccupati per le sue condizioni di salute che potrebbero solo peggiorare con il freddo”.
Zaki è stato arrestato lo scorso 11 febbraio. Il 22 novembre la custodia cautelare presso il carcere di Tora è stata rinnovata per altri 45 giorni. Le accuse sono di istigazione al terrorismo per alcuni post su Facebook. Il caso ha spinto Amnesty International a parlare di “accanimento giudiziario” e a chiedere “un’azione diplomatica” italiana “molto forte” sull’Egitto. I post incriminati sarebbero una decina. Tra i reati contestati anche la “diffusione di notizie false”, “incitamento alla protesta” e “istigazione alla violenza e ai crimini terroristici”. Per i capi dei quali Zaky è accusato, lo studente rischia 25 anni di carcere. I legali dello studente 29enne insistono su un aspetto: i post sarebbero stati pubblicati da un account quasi omonimo ma diverso dal suo. Proprio oggi l’attrice Scarlett Johansson aveva lanciato un appello alla liberazione di Zaki e di quella di altri tre dirigenti dell’ong egiziana per la difesa dei diritti civili Eipr (Iniziativa egiziana per i diritti personali).
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