Volodymyr Zelensky rilancia ancora. Il presidente ucraino, come riporta il Kiev Independent, ha chiesto nuovi aiuti militari agli alleati occidentali dopo aver ottenuto al termine di un lungo ‘braccio di ferro’ l’invio dei carri armati Leopard dalla Germania (e non solo) e degli Abrams dagli Stati Uniti, che arriveranno però tra alcuni mesi.

Il numero uno ucraino ha sottolineato che il Paese, entrato ormai nell’undicesimo mese di guerra contro la Russia, ha bisogno di missili a lunga gittata per fermare il “terrore russo”.

I missili HIMARS ottenuti negli scorsi mesi non sono più sufficienti, ‘colpa’ della loro gittata di 80 chilometri che non permette all’esercito ucraino di raggiungere molte aree ancora occupate dall’esercito di Mosca.

Abbiamo bisogno di missili a lungo raggio – ha spiegato Zelensky – per impedire ai russi di posizionare i loro lanciamissili lontano dalla linea del fronte e con essi distruggere le nostre città. Non dovrebbero esserci tabù nella fornitura di armi all’Ucraina per proteggersi dall’aggressione russa. Faremo tutto il possibile per garantire che i nostri partner aprano a questa fornitura vitale, compresa la consegna di missili Atacms, che hanno una gittata di 300 chilometri, e altre armi simili”, ha detto Zelensky, spronando di fatto gli alleati a fare un nuovo passo in avanti nel supporto a Kiev.

La richiesta dei jet

Oggi missili a lunga gittata, nei giorni scorsi jet da combattimento. Le richieste ucraine per fermare l’aggressione militare di Vladimir Putin sono continue.

Un continuo gioco al rilancio che vede però i partner occidentali titubanti: il rischio è quello di schierare così “formalmente” la NATO in campo. Per questo la richiesta formulata nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba di inviare jet da combattimento per ora non ha avuto risposta.

Abbiamo nuovi compiti da davanti a noi: ottenere i jet da combattimento occidentali, nuove sanzioni e l’attuazione della Formula di pace”, cioè i 10 punti per la chiusura del conflitto proposti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aveva detto Kuleba rivolgendosi agli alleati.

Una posizione ribadita anche da Yuriy Sak, consigliere del ministro della Difesa ucraino, che aveva spiegato alla Reuters come “il prossimo grande ostacolo sarà ottenere in fretta i jet da combattimento”.

In realtà la richiesta di jet militari agli alleati occidentali era emersa già lo scorso marzo, a conflitto appena iniziato. Ma l’invio di F-15 o F-16 era passato in secondo piano di fronte alle notizie che arrivavano dal fronte, ovvero della guerra “di terra” e quella della contraerea ucraina contro i droni russi.

Redazione

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