La guerra tra Kiev e Mosca andrà avanti ancora a lungo. A confermarlo è la visita del presidente Volodymyr Zelensky negli Stati Uniti in programma in queste ore. Il leader ucraino è atteso a Washington oggi, 21 dicembre: sarà ricevuto alla Casa Bianca dal presidente Usa Joe Biden alle 14 ora locale, le 20 ora italiana di stasera. Zelensky sarà accolto sul South Lawn, poi i due presidenti avranno un incontro bilaterale nello Studio ovale, a partire dalle 20.30 italiane. La conferenza stampa congiunta di Biden e Zelensky dopo l’incontro è attesa per le 16.30 locali, le 22.30 in Italia, e si terrà nella East Room della Casa Bianca.
“Sono in viaggio verso gli Stati Uniti per rafforzare le capacità di resilienza e di difesa dell’Ucraina. In particolare, con il presidente degli Stati Uniti discuteremo della cooperazione tra Ucraina e Usa. Avrò anche un discorso al Congresso e una serie di incontri bilaterali” scrive su Twitter Zelensky che dall’inizio del conflitto (24 febbraio scorso) lascia per la prima volta il suo Paese.
Un incontro importante che rafforza la sinergia tra le due nazioni e soprattutto garantisce all’Ucraina ulteriore sostegno, sia economico che militare, in vista dei prossimi mesi, senza (almeno ufficialmente) spingere Kiev verso un negoziato con la Russia. Il presidente Usa Joe Biden è stato “assolutamente chiaro che il suo principio è, niente riguardo all’Ucraina senza l’Ucraina”. Lo ha sottolineato un alto funzionario dell’Amministrazione Usa secondo cui il presidente Biden “non vuole spingere” Zelesnky al tavolo del negoziato con la Russia, ma vuole “lavorare con il Congresso e gli alleati” per mettere il presidente ucraino nella “posizione migliore” ad un eventuale tavolo negoziale.
In serata è atteso anche un intervento di Zelensky al Congresso al Campidoglio degli Stati Uniti con la presidente della Camera Nancy Pelosi che ha ribadito come “la lotta per l’Ucraina è la lotta per la democrazia stessa” e che i parlamentari “non vedono l’ora di ascoltare il suo messaggio ispiratore di unità, resilienza e determinazione”. Biden e Zelensky hanno discusso per la prima volta dell’idea di una visita a Washington durante la loro ultima telefonata, l’11 dicembre scorso, e l’invito formale è seguito tre giorni dopo, ha riferito un alto funzionario dell’amministrazione statunitense, informando i giornalisti a condizione di anonimato a causa della natura sensibile della visita. Zelensky ha accettato l’invito venerdì ed è stato confermato domenica, quando la Casa Bianca ha iniziato a coordinarsi con la presidente della Camera Nancy Pelosi per organizzare il discorso al Congresso.
La Casa Bianca si è consultata con Zelensky sulla sicurezza per la sua partenza dall’Ucraina e per il viaggio a Washington, compreso il rischio di un’azione russa mentre si trovava per un breve periodo fuori dal Paese, ha aggiunto il funzionario, rifiutandosi di fornire dettagli sulle misure adottate per salvaguardare il leader ucraino. Il funzionario ha riferito che gli Stati Uniti si aspettano che la Russia continui a compiere attacchi sulle forze ucraine e su infrastrutture civili nonostante il viaggio.
La visita di Zelensky arriva mentre i parlamentari statunitensi si apprestano a votare un pacchetto di spesa di fine anno che include circa 45 miliardi di dollari in assistenza d’emergenza all’Ucraina e mentre il Pentagono si prepara a inviare al Paese missili terra-aria Patriot per una cifra complessiva di circa due miliardi di dollari. I Patriot sarebbero i sistemi di difesa missilistica più avanzati finora consegnati dall’Occidente alle forze di Kiev, che li ha richiesti con insistenza per proteggersi dagli intensi attacchi aerei condotti nelle ultime settimane dalla Russia sulle infrastrutture civili e, in particolare, sulla rete elettrica nazionale.
Dall’inizio della guerra gli aiuti economici e militari degli Stati Uniti all’Ucraina hanno superato i 100 miliardi di dollari. “Non si tratta di inviare un messaggio a un particolare partito politico. Si tratta di inviare un messaggio a Putin e inviare un messaggio al mondo che l’America sarà lì per l’Ucraina finché sarà necessario” ha spiegato ancora l’alto funzionario.