In carcere è un punto di riferimento per i ragazzi
“Zio Peppe” il cuoco del carcere di Nisida è tra gli eroi di Mattarella: “Facciamo tutti cose dettate dal cuore”
“Per la sua preziosa e generosa opera di assistenza e supporto ai ragazzi dell’Istituto penale per minorenni”. È questa la motivazione che ha portato Sergio Mattarella a insignire Giuseppe Lavalle, 78 anni, cuoco del carcere minorile di Nisida, dell’onorificenza al Merito della Repubblica italiana. Da 40 anni è il cuoco nel carcere minorile di Nisida, i ragazzi lo chiamano “Zio Peppe” ed è diventato per loro un vero punto di riferimento, rispettato e amato dai ragazzi.
“È un riconoscimento inatteso, che condivido con quanti fanno opere di bene senza diventare famosi. Facciamo tutti cose dettate dal cuore, sperando di essere utili”, ha detto al Mattino. Ed è proprio così che per Mattarella si diventa “eroi della porta accanto”.
In numerose occasioni, insieme alla moglie, ha offerto ospitalità accogliendo nella sua famiglia giovani italiani o stranieri che avessero bisogno di una particolare attenzione. Negli ultimi anni è stato anche il promotore di una iniziativa di solidarietà a favore dei senza fissa dimora assistiti dalla Comunità Sant’Egidio: insieme ad alcuni ragazzi di Nisida, autorizzati dalla magistratura, con l’aiuto della moglie e della figlia prepara e distribuisce centinaia di pasti. Ora per i ragazzi oltre ad essere zio sarà anche Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.
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