Zona gialla, altre due regioni in bilico: chi rischia di lasciare la zona bianca

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

L’ultima parola spetta al Ministro della Salute Roberto Speranza che domani, venerdì 3 settembre, dopo il consueto monitoraggio settimanale di venerdì, emanerà la nuova ordinanza sui colori delle regioni in base al rischio covid. Il provvedimento interesserà due regioni dello stivale che si aggiungeranno alla Sicilia, entrata per prima in zona gialla lo scorso lunedì 30 agosto. L’Isola continua a far registrare i numeri peggiori per quanto riguarda i ricoveri nei reparti ordinari e in terapia intensiva di pazienti malati di covid. La Sardegna, secondo l’ultimo aggiornamento di Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, dopo aver sforato il 10% di ricoveri in rianimazione ha raggiunto la soglia del 15% , la Calabria arriva al 17%.

ULTIMO BOLLETTINO – L’ultimo bollettino coronavirus datato 1 settembre ha registrato 6.503 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati 5.498, qui il bollettino). Sale così ad almeno 4.546.487 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (numero comprensivo di guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi sono stati 69, per un totale di 129.290 vittime da febbraio 2020. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 4.280.619 e 7.774. Gli attuali positivi, che ad oggi hanno il virus, sono in tutto 136.578.

I DATI DA CONTROLLARE – L’attenzione massima viene posta sui posti letto d’ospedale diventati determinanti questa estate quando il governo ha deciso di renderli il parametro decisionale più importante per l’entrata/uscita delle regioni dalle fasce colorate. Il numero di posti nelle terapie intensive e subintensive è dirimente per definire le conseguenti restrizioni: superata la soglia del 10% dei posti occupati in rianimazione e del 15% negli altri reparti si passa in zona gialla (come accaduto alla Sicilia). Limite che è fissato rispettivamente al 20% e 30% per la zona arancione e al 30% e 40% per la zona rossa.

ZONA GIALLA, COSA CAMBIA – Non è prevista la reintroduzione del coprifuoco ma torna l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Per i ristoranti in zona bianca il limite di persone sedute allo stesso tavolo è di sei al chiuso, mentre all’aperto le tavolate sono libere. In zona gialla, invece, la soglia è di quattro persone, per i tavoli all’interno dei locali ma anche fuori. Anche i bar e le altre attività di vendita o somministrazione di cibi e bevande saranno aperte in zona gialla. Il consumo di prodotti al banco o all’aperto è consentito a tutti i clienti. Il servizio e il consumo al tavolo al chiuso è invece consentito solo ai clienti dotati di green pass. Non c’è nessuna limitazione agli spostamenti all’interno della regione o tra una regione e l’altra.

Grafico occupazione posti letto covid ricercatore Vittorio Nicoletta / Twitter

REGIONI A RISCHIO – I dati che Speranza prenderà in considerazione per definire il cambio di colore, tuttavia, sono quelli del lunedì 30 agosto. A scanso di sorprese quindi la Sicilia sarà verosimilmente l’unica regione che resterà in zona gialla almeno fino al 12 settembre. Calabria e Sardegna, regioni che rimangono in bilico, al 30 agosto hanno, anche se di pochissimo, un valore sotto la soglia e quindi probabilmente rimarranno in zona bianca almeno fino a domenica 12 settembre.