A una settimana dall’annuncio dei nuovi parametri per passare in Zona Gialla, ecco le prime Regioni che rischiano il passaggio in piena estate. La pandemia da coronavirus è in piena quarta ondata anche in Italia per via della diffusione della variante Delta. E i numeri del monitoraggio del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità e dei bollettini lo dimostrano: l’indice di contagio Rt sale a 1,57 così come balza l’incidenza dei casi a 58 – erano a 41 e 1,26 la scorsa settimana – mentre il bollettino ieri ha registrato 6.171 nuovi casi 19 morti con un tasso di positività del 2,7%. La Fondazione Gimbe parla di quarta ondata in corso visto che nell’ultima settimana c’è stato un incremento dei morti del 46% e dei contagi di quasi il 65%.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi aveva annunciato in conferenza stampa, giovedì scorso – la stessa in cui aveva anticipato l’estensione di utilizzo per luoghi pubblici ed eventi pubblici il Green Pass vaccinale – il cambiamento dei parametri per le Zone di rischio. Confermati i nuovi parametri di rischio per le Regioni: la soglia per passare alla Zona Gialla è stata fissata al 10% delle terapie intensive occupate e al 15% dei ricoveri, con la conferma di oltre 50 casi settimanali. Lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 dicembre.

Le Regioni che rischiano il passaggio in Zona Gialla già entro due settimane, e non dalla fine di agosto, come scrive Il Corriere della Sera, sono tre: hanno abbondantemente superato l’incidenza dei 50 casi settimanali per 100mila abitanti mentre i numeri del sistema sanitario le mantengono al momento in Zona Bianca. Sono Sicilia, Sardegna e Lazio. La Sicilia è quella che attraversa il momento peggiore: 80 casi settimanali, 8% di occupazione dei posti in area medica e 4,7 in terapia intensiva. In Sardegna l’incidenza dei casi è perfino più alta, con 135 casi settimanali, ma sono più bassi i tassi di occupazione in area medica e in terapia intensiva, rispettivamente al 4,4% e al 4,2%. Sono invece 87,5 i casi settimanali nel Lazioni, con i ricoveri al 4% e al 3,7%.

A preoccupare sono anche i numeri della Calabria dove l’incidenza è sotto il 45,9 e i posti occupati in area medica sono 6,6 e in terapia intensiva 3,3. Toscana a 94,5 casi con 2,2 pazienti in area medica e 3,3 in terapia intensiva. Il monitoraggio settimanale del ministero della Salute Iss riporta che nessuna Regione e Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica, ma aumentano i ricoveri. Il tasso di occupazione in intensiva è stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di ricoverati che passa da 165 (20/07/2021) a 189 (27/07/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche nazionale aumenta invece al 3% rispetto al 2% della scorsa settimana. I numeri del sistema sanitario sono peggiori al Sud. Sono 20 – rispetto alle 19 della scorsa settimana – le Regioni e Province autonome classificate a rischio moderato e una (Molise) a rischio basso questa settimana.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.