Due congiunti non conviventi che potranno sedere a tavola per il cenone di Natale. È questo secondo il Corriere della Sera il ‘piano B’ del premier Giuseppe Conte, la deroga che il presidente del Consiglio vuole inserire nel provvedimento che inasprirà le misure anti-Covid in tutta Italia per impedire lo scoppiare dei contagi di Coronavirus durante le festività.

Le altre scelte, quelle più importanti, sarebbero invece ormai chiare, anche se va attesa in questa ottica la riunione con Matteo Renzi e Italia Viva in cui si parlerà non solo del Recovery Plan, ma anche delle regole del nuovo Dpcm atteso venerdì sera in Consiglio dei Ministri.

Il piano del fronte rigorista capitanato dal ministro Roberto Speranza prevede otto giorni rossi: Vigilia, Natale, Santo Stefano, domenica 27 e mercoledì 31 dicembre, Capodanno, 2 e 3 gennaio. In queste date saranno abbassate le saracinesche di bar, ristoranti e negozi, con la circolazione bloccata anche nel proprio comune. Il coprifuoco dovrebbe restare fissato alle 22, ma all’interno dell’esecutivo (e della maggioranza) c’è chi chiede di anticiparlo alle 20.

Nei restanti giorni, 28, 29 e 30 dicembre, i cittadini potranno uscire rispettando ovviamente le regole della propria zona. Resteranno in vigore anche i divieti imposti dal ‘decreto Natale’: dal 21 dicembre al 6 gennaio non si potrà uscire dalla propria regione.

LA SCUOLA – Il 7 gennaio, ha assicurato il premier ieri sera, si farà di tutto perché la scuola riparta: “C’è un grande lavoro in corso”. In realtà su questa data sono forti i dubbi di presidi e presidenti di Regione, ma il Movimento 5 Stelle (con la ministra Azzolina) e Italia Viva spingono per riportare il 75% dei ragazzi delle superiori in classe, come promesso dall’esecutivo.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia